Vene Varicose: Terapia o Rimozione? | Guida alle Migliori Tecniche 2020
Le vene varicose, piaga che affligge la maggioranza delle donne (ahimè), non sono solo un problema estetico.
Certo, non sono proprio il massimo da vedere, tuttavia, per molte persone le varici possono causare dolore e disagio.
Inoltre, una piccola percentuale di soggetti con vene varicose presenta complicanze, quali dermatite, trombosi venosa superficiale e infiammazione delle vene (flebite) o sanguinamento. I soggetti con vene varicose possono anche sviluppare insufficienza venosa cronica.
Cosa Sono le Vene Varicose?
Le vene varicose, note anche come varici, sono una vera e propria patologia del sistema cardiocircolatorio.
Si tratta di una dilatazione permanente di una vena associata ad alterazioni delle sue pareti. Le vene maggiormente colpite da questo disturbo sono quelle degli arti inferiori. Quello che succede, in parole povere, è che il sangue tende a riscendere giù verso la gamba (invece di andare verso il cuore), e questo comporta la dilatazione.
Il risultato, perciò, è la manifestazione di queste vene gonfie, dilatate e ingrossate che, spesso assumono l’aspetto di noduli che sporgono sulla superficie cutanea.
Chi è lo Specialista delle Vene Varicose?
E’ importante riuscire a distinguere tra semplici capillari e vene varicose.
I capillari sono vene piccole ma visibili sulla superficie corporea e non determinano particolari sintomi dolorosi o disagi, pur restando un problema estetico per molte persone. Le vene varicose, invece, sono una vera e propria patologia. Sono, in genere, più grandi e più visibili (soprattutto più gonfie) e in molti casi comportano tutta una serie di sintomi che peggiorano la qualità della vita della persona che ne soffre PubMedEvaluation of varicose veins: what do the clinical signs and symptoms reveal about the underlying disease and need for intervention?.
- vene varicose- immagine e sintomi
Se stai sperimentando questi sintomi e pensi di avere un problema di varici, forse è il caso di rivolgerti ad uno specialista, che ti dirà se è il caso di pensare ad un trattamento, oppure alla rimozione delle vene varicose.
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Per un’esatta diagnosi, il medico esamina l’entità dell’insufficienza venosa e controlla se le vene profonde siano responsabili complessivamente delle vene varicose. La visita medica, nella maggioranza dei casi, è accompagnata, in particolare, da un esame specifico:
- EcocolorDoppler, che consente agevolmente e con una precisione del 98% circa di indagare il circolo venoso profondo e il circolo venoso superficiale. È uno strumento che coniuga l’uso di ultrasuoni per sviluppare immagini ecografiche e lo studio del flusso sanguigno nei vasi.
I Migliori Rimedi Per le Vene Varicose
Ma veniamo a noi: come si curano le vene varicose?
Quando si tratta di cure, come in tutte le altre patologie, non ne esiste mai una sola. Ci sono, anche in questo caso, diversi modi per intervenire e contrastare le varici, e chiaramente la scelta di quale sia quella più adatta dipenderà dalle precise condizioni individuali. Lo specialista saprà indirizzarti sulla tecnica più giusta per te.
Tuttavia, facciamo qui una panoramica delle migliori tecniche contro le varici presenti oggi.
In questo VIDEO, il chirurgo vascolare Gianluca Faggioli ci spiega come possiamo intervenire per curare le vene varicose.
Facciamo, allora, un po’ di chiarezza tra le tante metodologie usate per curare le vene varicose.
Innanzitutto, esiste una prima grande distinzione da fare tra due macrogruppi di intervento:
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Tecniche di Rimozione delle Vene Varicose
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Trattamenti Conservativi delle Vene Varicose
Le Tecniche di Rimozione delle Vene Varicose
La rimozione delle vene varicose può avvenire in tanti modi diversi. La scelta del giusto metodo dipende dal tipo di vena che hai bisogno di rimuovere e dalla gravità effettiva della situazione. Ovviamente, quindi, spetterà allo specialista decidere se è il caso di rimuovere, e in che modo.
Anche in questo ambito è possibile suddividere ulteriormente i tipi di tecniche di rimozione delle vene varicose in due grandi gruppi:
#1 TRATTAMENTI ABLATIVI MINI-INVASIVI
- SCLEROTERAPIA
Un’alternativa all’intervento è la terapia sclerosante, volta a chiudere le vene in modo tale che il sangue non possa più scorrere al loro interno. La scleroterapia consiste nell’iniezione all’interno della vena di sostanze chimiche (una schiuma speciale) che determinano prima la formazione di un trombo, quindi la trasformazione fibrosa della parete venosa. In pratica, questa schiuma sigilla le vene PubMedA Review of Sclerosing Foam Stability in the Treatment of Varicose Veins.Essa trova la sua principale applicazione nel campo delle varici più piccole, ma in presenza di vene più grandi, questa tecnica è destinata all’insuccesso e l’intervento chirurgico rappresenta la cura elettiva e con il miglior risultato clinico a distanza.
La scleroterapia a base di schiuma, di solito, è eseguita in anestesia locale somministrando un farmaco antidolorifico per intorpidire la zona da trattare. Dopo alcune settimane dall’esecuzione della scleroterapia, le vene varicose dovrebbero iniziare a sbiadire perché non ricevono più il sangue che è, invece, “dirottato” verso le vene sane.
- ABLAZIONE CON RADIOFREQUENZA
Anche questa è una valida alternativa all’intervento chirurgico invasivo. L’energia a radiofrequenza, immessa attraverso una piccola incisione applicata dal medico, riscalda la vena, facendo collassare le sue pareti, chiudendola efficacemente e sigillandola. Il medico intorpidirà la vena, utilizzerà un’ecografia per vedere all’interno della gamba, quindi passerà un catetere a filo lungo la vena per applicare energia a radiofrequenza lungo la sua parete. In genere, questo catetere corre dal ginocchio all’inguine.
Questa procedura è preferita per le vene varicose più grandi. L’ablazione con radiofrequenza viene solitamente eseguita con un anestetico locale. Essendo una procedura non invasiva, consente di riprendere immediatamente le normali attività quotidiane, non lascia cicatrici e il dolore in fase post-operatoria è minimo. PubMedComparison of ultrasound results following endovenous laser ablation and radiofrequency ablation in the treatment of varicose veins
- TRATTAMENTO LASER ENDOVENOSO
L’ablazione laser è simile all’ablazione a radiofrequenza, tranne per il fatto che utilizza energia laser anziché energia a radiofrequenza. La fibra laser viene inserita nel catetere, spostata nella posizione necessaria e l’energia laser provoca la chiusura del vaso da parte del calore. La vena alla fine si restringe e viene riassorbita dal tuo corpo nel tempo. La radiofrequenza e la terapia laser sono spesso utilizzate per trattare le vene più profonde della gamba.
#2 TRATTAMENTI CHIRURGICI INVASIVI
- STRIPPING
Altro nome, più diffuso in Italia: varicectomia. Si tratta dell‘intervento chirurgico vero e proprio, quello invasivo, per capirci. Si attua se i trattamenti di ablazione endotermica e la scleroterapia non possono essere effettuati. Lo stripping consiste nel legare la vena e poi rimuoverla. L’intervento prevede due piccole incisioni, una in prossimità dell’inguine, nella parte superiore della vena varicosa, di diametro pari a circa 5 cm; e un’altra, più piccola, più in basso, di solito intorno al ginocchio. La parte superiore della vena (vicino all’inguine) viene legata e sigillata. Un filo sottile e flessibile viene fatto passare attraverso il fondo della vena e poi estratto con cura e rimosso attraverso il taglio inferiore che si trova sulla gamba. In pratica, è proprio come se la vena venisse “sfilata via”. L’anestesia, in questo caso, è spinale o regionale. Potrebbero essere necessarie fino a 3 settimane per il recupero totale prima di poter tornare al lavoro. Questa procedura può causare dolore, lividi e sanguinamento. Inoltre non sono da escludersi eventuali complicazioni (sebbene molto rare), che potrebbero includere danni ai nervi o trombosi venosa profonda.
L’intervento chirurgico per le vene varicose non è più utilizzato come trattamento di routine. Quando possibile, si preferisce utilizzare gli interventi mini-invasivi.
- FLEBECTOMIA
Anche la flebectomia è un vero e proprio intervento chirurgico per rimuovere le vene varicose. Si tratta, tuttavia, di una tecnica microchirurgica in cui vengono asportate varici o vene varicose in pazienti che non hanno incontinenze o reflussi patologici nelle vene Grande e Piccola Safena e che quindi non necessitano di trattamento mirato su questi vasi. Si esegue in strutture attrezzate, ma non è necessario il ricovero, infatti si parla di flebectomia ambulatoriale. In pratica si eseguono dei piccolissimi buchetti (mini-incisioni), attraverso cui si inseriscono uncini che servono a far uscire le vene dilatate, per poi poterle sezionale e legare.
Le incisioni sono millimetriche e spesso non vengono nemmeno applicati punti di sutura, l’intera procedura è di solito molto veloce e ha una durata che varia a seconda del numero e della lunghezza delle vene da asportare. Per questo tipo di intervento è sufficiente l’anestesia locale.
Il dottor Francesco Pollice, specialista in chirurgia cardiovascolare, ci mostra i risultati della flebectomia in questo video:
- CHIVA
CHIVA è un acronimo Francese che significa Cura Conservativa Emodinamica Ambulatoriale dell’Insufficienza Venosa ed è un trattamento delle vene varicose che non prevede mai di eliminare la safena, a differenza di stripping laser e scleromousse. La CHIVA è un trattamento emodinamico che si basa su legature segmentarie della safena, presuppone uno studio ecocolordoppler accurato e una lunga esperienza chirurgica nella metodica.
CHIVA è una operazione mini-invasiva che si applica a tutti i casi di vene varicose della safena ed anche ad altre situazioni più complesse e non ci sono motivi di esclusione. CHIVA si può fare nelle safena piccole come in quelle di grandi dimensioni ed suoi risultati a distanza sono ottimi come confermato da una Review della Cochrane Library PubMedCHIVA method for the treatment of chronic venous insufficiency.
ecco un VIDEO su come si svolge l’intervento CHIVA
Questi trattamenti vengono eseguiti da uno specialista, che è il cardiochirurgo.
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I Trattamenti Conservativi
Quando si parla di trattamenti conservativi delle vene varicose, ci si riferisce a tutte quelle terapie che non coinvolgono la rimozione (chirurgica o meno) della vena. Quando, infatti, il problema non è di grande entità, si preferisce, al giorno d’oggi, evitare di rimuovere la vena. Tra le ragioni per cui si opta prima di tutto per una terapia, e solo in seconda battuta per la rimozione chirurgica, c’è quella che non tutti vi avranno detto: se una persona è costituzionalmente propensa a sviluppare vene varicose, è molto probabile che anche dopo la rimozione ne svilupperà di nuove, quindi non sempre la rimozione si può considerare definitiva. Ovviamente, la situazione cambia e la scelta dipende dalle caratteristiche individuali.
- FARMACOTERAPIA
Senza dover andare per forza ad intervenire chirurgicamente per rimuovere le vene varicose, a volte basta assumere una terapia farmacologia. Certo, i farmaci sono sintomatici, cioè agiscono sul sintomo e quindi alleviano i disagi e i dolori comportati dalla patologia, ma i loro effetti sono temporanei (durano finchè si assume il farmaco) e non risolvono la patologia. Tuttavia, in alcuni casi, bastano quelli. Sarà, ovviamente, il medico ad indicarvi se è il vostro caso. La terapia farmacologica si basa sull’utilizzo di sostanze “flebotoniche” (cioè sostanze che aumentano il tono della parete venosa in modo da ridurne lo sfiancamento), antiedemigeni (che riducono l’edema), profibrinolitici (che impediscono la formazione dei trombi dovuti alla stasi del sangue) ed antiinfiammatori.
- ELASTOCOMPRESSIONE
La compressione elastica si basa sull’utilizzo di calze elastiche. Queste calze esercitano una compressione dal piede verso la coscia con un andamento decrescente, in modo che la maggiore compressione parta dalla caviglia, spingendo il sangue verso l’alto. Queste calze, in realtà, hanno diverse gradazioni di compressione e quelle più “lievi” vengono comunemente usate a scopo preventivo, soprattutto in alcuni lavori che richiedono di stare molto tempo in piedi (si pensi alle infermiere o alle hostess, che comunemente indossano queste calze). Quelle a scopo curativo hanno una compressione maggiore. Il livello di compressione da esercitare è in relazione alla gravità della malattia varicosa. Proprio come la farmacoterapia, ovviamente anche l’elastocompressione non risolve la patologia alla radice, ma certamente ne elimina i disturbi e ne previene le complicanze.
Che Risultati Si Possono Ottenere?
Tutti i trattamenti per le vene varicose elencati sono efficaci al loro scopo: le vene varicose tendono a diminuire fino a scomparire definitivamente.
Data la riduzione o scomparsa della vena varicosa, il paziente noterà un netto miglioramento estetico della pelle. Tuttavia, oltre all’aspetto estetico, il paziente noterà anche un miglioramento fisico in generale, dal momento che il gonfiore e i dolori diminuiscono.
Tuttavia, è importante ricordare che stiamo parlando di una patologia cronica. A prescindere dal trattamento utilizzato per la cura delle vene varicose, la persona che soffre di una predisposizione a questa patologia è possibile che vedrà ricomparire le vene nuovamente anche in futuro. Questo non vuol dire che il trattamento non ha avuto effetto: una volta trattata una vena, difficilmente il problema si ripresenterà nella stessa, quello che però può accadere è che si formino nuove lesioni, in zone che non erano state trattate.
Il modo migliore per prevenire le varici è quello di condurre una vita sana e attiva, farsi seguire da uno specialista e fare esami annuali per verificare il proprio stato di salute.
Comportamenti Salutari: La Prevenzione delle Vene Varicose
In questo articolo ci siamo concentrati soprattutto su cosa fare per curare le vene varicose. Tuttavia, se sai già di avere una certa disposizione a svilupparle, sappi che ci sono comportamenti salutar che faresti bene ad adottare, per evitare di aggravare la situazione.
- Controlla il peso
- Pratica esercizio fisico regolarmente
- Indossa calze elastiche
- Evita tacchi alti
- Non fumare
- Evita bagni troppo caldi
- Non rimanere a lungo in ambienti troppo caldi
- Non rimanere per lunghi periodi di tempo seduto o in piedi: cambia spesso posizione
- Muovi le gambe più spesso che puoi
Il Verdetto Finale
Le vene varicose non sono solo un problema di estetica, ma una vera e propria patologia del sistema cardiovascolare.
Decidere, quindi, di non intervenire, potrebbe comportare dei rischi clinici che vanno al di là di non poter indossare una minigonna!
Il consiglio, quindi, è di informarsi meglio su questa patologia e di abbandonare i rimedi della nonna!
Affidati ad uno specialista per capire cosa puoi fare e, in caso di necessità, quale tecnica faccia al caso tuo.
Non sottovalutare le vene varicose! Se sai di avere una predisposizione, inoltre, potrebbe essere utile sentire più pareri, proprio come faresti per altre patologie considerare, solitamente più gravi.
Per saperne di più sulle patologie cardiovascolari, visita il sito SIAPAV, Società Italiana di Patologia Vascolare.