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Uno degli argomenti più discussi dell’ultimo periodo riguarda la pratica dei vaccini.

Il vaccino, come molti sapranno, è un preparato che viene somministrato per poter garantire l’immunità da una certa malattia, stimolando l’organismo del paziente alla produzione di specifici anticorpi capaci di prevenire quella patologia.

Nonostante la loro indiscussa utilità ed efficacia, oggi diverse propagande antivaccinali dilagano, facendo spesso cattiva informazione sulla questione.

E allora spesso ci si chiede: vaccini si o no?

Proviamo, con questo articolo, a spiegare brevemente tutte le ragioni per cui i vaccini sono indispensabili e vanno supportati.

1. evidenze scientifiche

Ci sono schiaccianti prove scientifiche a supporto della sicurezza e dell’efficacia dei vaccini per i bambini. I vaccini, ogni anno, salvano 33.000 vite ed evitano 14 milioni di casi di malattie. Sono dati numerici che non possono essere ignorati!

2. il vaccino è un’arma potentissima

I vaccini hanno reso malattie che una volta erano mortali, come la poliomielite e il vaiolo, un problema superato.

3. Non esiste un collegamento con l’autismo

La bufala più grande che è stata diffusa sui vaccini, è che questi incrementerebbero il rischio di nascite di bambini con sindrome di autismo.

Più di 45 studi scientifici che coinvolgono migliaia di bambini confermano che non esiste un collegamento tra i vaccini e l’autismo. http://www.ilmattino.it/primopiano/sanita/vaccini_autismo_roberto_burioni_studio_nature-2296623.htmlebm

4. Gli effetti negativi sono molto rari

Gli effetti collaterali legati ai vaccini sono di solito marginali (eruzioni cutanee, febbre, dolori articolari) e scompaiono velocemente.

Spesso gli antivaccinisti argomentano la loro causa indicando gravi effetti collaterali che i vaccini potrebbero avere, come ad esempio l’encefalite.

Invitiamo, però, a riflettere sul fatto che il rischio di encefalite proveniente dal vaccino per il morbillo è 100 volte inferiore rispetto al rischio di encefalite proveniente dal morbillo stesso.

Sono dati su cui riflettere.

5. Immunità di gregge

I vaccini sono tutti diversi tra di loro. Certi tipi di vaccini potrebbero essere troppo rischiosi per alcuni tipi di soggetti: alcuni vaccini possono essere somministrati, ad esempio, non prima di 1 anno di età, altri non possono essere somministrati ai soggetti immunocompromessi.

Questi soggetti confidano nella vaccinazione delle altre persone per evitare che le malattie si diffondano. Anche un numero limitato di persone non vaccinate può scatenare una nuova epidemia.

Vaccinarsi, quindi, non è solo una responsabilità per tutelare la propria salute, ma è anche una responsabilità sociale e comunitaria.

6. Giuramento di Ippocrate

I medici sono professionalmente obbligati a promuovere i vaccini e a sfatare i miti legati a questi, poichè si tratta di una pratica supportata da evidenze scientifiche.

7. La tempistica è importante

Esiste un programma di vaccinazione previsto per neonati e bambini. Questo programma è basato su molti studi che confermano la sicurezza e l’utilità di determinati vaccini previsti per determinate età. Risulta, quindi, indispensabile attenersi fedelmente alle tempistiche prestabilite.

Queste immunizzazioni di routine proteggono contro alcune malattie che colpiscono proprio in tenera età, come la meningite batterica e la pertosse.

8. Immunità intatta

Non c’è nessuna evidenza scientifica a supporto del fatto che i vaccini multipli distruggano il sistema immunitario.

9. Protezione dei neonati

Le madri possono trasmettere ai bambini, durante il parto, l’epatite B, che spesso non sanno neanche di avere.

I vaccini di routine per i neonati e i bambini aiutano a proteggerli contro l’epatite B cronica, la cirrosi epatica e il cancro al fegato.

vaccini sì o no?