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È arrivata la primavera, ma ti senti triste e abbattuto?

Nonostante gli arcobaleni e il canto degli uccellini,  la primavera non è una stagione necessariamente felice.

Se l’inverno è la stagione più buia, fredda e desolante dell’anno, esistono diversi motivi, che spiegano perché possiamo sentirci tristi anche in primavera. In alcuni casi, si parla di un vero e proprio Disturbo Stagionale Affettivo (SAD).

Statisticamente, infatti, si registra un picco di sintomi d’ansia e depressione durante le prime settimane della primavera. Vediamo di capirne il perché!

1. Il Cambio di Stagione

I cambi stagionali influenzano il nostro umore. Tant’è vero che quando la comparsa di sintomi depressivi (perdita di energia, estrema sonnolenza, eccesso di cibo, forte desiderio di carboidrati ecc.) coincide ripetutamente con una stagione particolare, come la primavera o l’inverno, si parla di una vera e propria sindrome nota come Disturbo Affettivo Stagionale o SAD (Seasonal Affective Disoder) ebm(1)Per un approfondimento consulta lo studio: Seasonal vulnerability to depression. Implications for etiology and treatment (Wehr T.). Di solito il Disturbo Affettivo Stagionale compare in autunno o durante l’inverno, ma alcune persone sono maggiormente vulnerabili al passaggio che va dall’inverno alla primavera.

Per prima cosa, la primavera segna un cambio radicale di temperatura, clima e ciclo luce-buio. Tutti i cambiamenti richiedono un periodo di assestamento e persino i cambiamenti positivi possono essere portatori di ansia. Il processo di adattamento al “nuovo” può sollecitare un vissuto depressivo e malinconico, che ci tira giù anche nelle giornate di sole.

2. Il Risveglio della Primavera e Umore Depresso

La primavera in fondo, ci richiama ad un “risveglio” e ci chiede di riattivare le energie sopite dell’inverno. In questo periodo dell’anno aleggia la pressione a “fare” e se non siamo abbastanza industriosi e pronti a lanciarci in nuovi progetti, può essere facile soccombere ad un senso di incapacità ed inadeguatezza rispetto alle aspettative esterne.

L’uso di internet e dei social network sembra peggiorare questo fenomeno! I cambi di stagione sui social coincidono spesso con la pubblicazione di una maggiore quantità di eventi e foto,  magari relativi ad anniversari, lauree, viaggi o gite all’aperto. Se già di norma facebook ci fa credere che la vita degli altri sia meglio della nostra ebm(2)Consulta lo studio:They Are Happier and Having Better Lives than I Am”: The Impact of Using Facebook on Perceptions of Others, assistere ad un “risveglio” collettivo virtuale, può solo peggiorare la situazione!

 La stagione della rinascita ci invita a procedere ad un passo, che ci può apparire troppo veloce e di conseguenza, può farci sentire frustrati e sotto pressione.

Lo psichiatra di Harvard, John Sharp, ha condotto molte ricerche sull’effetto che il cambio di stagione  può avere sulla salute mentale e sul benessere emotivo.

Nel suo libro, The Emotional Calendar , il dott. Sharp parla di una “febbre da primavera” per descrivere l’aumento di energia, ottimismo ed esuberanza, che caratterizza l’immaginario comune durante questa stagione. Questi fattori  possono portare, però, anche ad insonnia e spossatezza e se non ci troviamo in sintonia con l’energia primaverile, il nostro benessere psicologico viene messo a dura prova.

3. La Questione Ormonale

L’inverno, con la sua caratteristica mancanza di luce solare altera il bilancio dei neurotrasmettitori responsabili della regolazione dell’umore (alterando, in particolar modo i livelli di melatonina e cortisolo) ebm(3)Higher cortisol levels in spring and fall in patients with major depression (LeoSher et al.).

La stessa cosa succede in primavera, nel passaggio dal buio alla luce. La maggiore quantità di ore di luce, scombussola il bilancio ormonale dell’organismo e ci rende più vulnerabili agli effetti della depressione stagionale. Il 10% delle persone affette dal Disturbo Stagionale Affettivo (SAD), tende a sentire più malinconia appena il tempo inizia a migliorare.

Probabilmente si tratta di un disturbo del ritmo circadiano, quel ritmo sonno-veglia personale, che scandisce le nostre abitudini ed attività quotidiane (per cui tendiamo a svegliarci, mangiare e dormire più o meno sempre alla stessa ora).

Il cambiamento delle condizioni climatiche esterne, richiede una riorganizzazione interna del ritmo sonno-veglia, un processo che può portare a sentire maggiore sonnolenza, un aumento o una riduzione dell’appetito, difficoltà di concentrazione ed irrequietezza.

Leggi anche Come Affrontare la Giornata in Base al tuo Cronotipo

Come Affrontare la Depressione Stagionale

  • Trascorrere più tempo all’aria aperta può aiutare ad allontanare la depressione stagionale (che si tratti di escursioni, gite o passeggiate rilassanti). Cerca di andare fuori nelle prime due ore dopo il risveglio. La luce solare può essere di grande aiuto per migliorare il tono dell’umore.
  • L’esercizio fisico si è rivelato molto efficace per moderare e ridurre i sintomi della depressione. Rinuncia a guardare la tua serie preferita su Netflix, e vai a fare jogging oppure iscriviti ad un corso in palestra.

  • Consulta uno psicoterapeuta  per parlare dei tuoi vissuti e risalire ai motivi dei sintomi.

4. Primavera, Allergie e Depressione: Quali Nessi?

umore depresso e allergie

Le allergie stagionali impediscono di dormire, provocano fastidiosi mal di testa ed un invincibile senso di stanchezza – non è strano che questo insieme di sintomi può portare ad un drastico calo dell’umore.

Ma c’è dell’altro: i ricercatori hanno riscontrato che le reazioni allergiche provocano nel nostro organismo un rilascio di molecole proteiche chiamate citochine. Le citochine oltre a trasmettere le comunicazioni fra le cellule (solitamente sono coinvolte nell’attivazione di processi infiammatori come risposta ad infezioni), possono contribuire ad una riduzione dei livelli di serotonina, “l’ormone della felicità”, facendoci sentire più afflitti del solito. ebm(4)Consulta lo studio:A Meta-Analysis of Cytokines in Major Depression (Y. Dowlati et al) ebm(5)Consulta lo studio da Pubmed:Toxoplasma gondii, the Immune System, and Suicidal Behavior (Okusaga O et al.)

Le ricerche condotte dall’Università del Maryland hanno dimostrato come il rischio di depressione nei soggetti con grave allergia è circa due volte superiore rispetto a coloro che non presentano difficoltà respiratorie. 

Non si tratta certo di notizie rincuoranti…  

In ogni caso, non tutti i soggetti allergici soffrono di depressione. E persino tra coloro che ne soffrono, la causa dei sintomi depressivi è spesso legata all’uso dei farmaci antistaminici. Un uso prolungato di antistaminici e soprattutto di farmaci a base di corticosteroidi (come il cortisone, l’idrocortisone, e il prednisone), può portare ad effetti collaterali come sbalzi d’umore, un generale senso di stanchezza e affaticamento, aumento di peso, disturbi del sonno e cefalee. Risalire alle cause del proprio malessere è il primo passo da fare per ribaltare la situazione. Esistono infatti trattamenti alternativi per ottenere sollievo dall’allergia ebm(6)Consulta lo studio da Pubmed: Assessment of the effects of antihistamine drugs on mood, sleep quality, sleepiness, and dream anxiety (Ozdemir PG et al.)

Allergici, ma felici — Si può?

Se i farmaci da banco non vengono in aiuto, si può ottenere un po’ di sollievo ricorrendo ad ampolle e agli altri sistemi per l’irrigazione nasale. I vaccini (l’immunoterapia) rappresentano attualmente l’unica soluzione a tempo indeterminato, in grado di desensibilizzare l’organismo all’effetto degli allergeni.

  • Prima di decidere di vaccinarsi, è bene comunque rivolgersi ad uno specialista allergologo .

Come ridurre al minimo l’esposizione al polline

  • Tieni le finestre di casa e dell’auto chiuse, sopratutto nella fascia oraria tra le 5.00 e le 10.00 del mattino.
  • Evita di svolgere attività all’aria aperta tra le 5.00 e le 10.00 del mattino oppure nelle giornate particolarmente ventose, quando la quantità di pollini nell’aria é molto alta.
  • Usa un condizionatore dell’aria e un deumidificatore per purificare l’aria e ridurre umidità presente
  • Rimuovi le scarpe dentro casa per non spargere il polline raccolto. I vestiti possono ugualmente raccogliere il polline, per cui è meglio fare ricambi frequenti dopo lunghi periodi passati all’aria aperta.
  • Infine puoi pensare di avere una buona scusa per concederti una vacanza alle Hawaii: le zone vicino agli oceani contengono quantità minori di pollini.

 

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Il Verdetto Finale

“Adoro la primavera: mi insegna di nuovo il passo leggero di chi sa dove sta andando e perché.” recita un aforisma di Fabrizio Caramagna.

Se non riesci a trovare la tua direzione, ti senti abbattuto e privo di energie o magari hai perso la motivazione a fare le attività a te molto gradite in passato, è importante parlarne con un esperto, per risalire alle cause e scegliere il trattamento più adatto. Dagli studi più recenti, oggi sappiamo che anche le allergie e i farmaci antistaminici possono minare il nostro benessere psicologico. Se sei tormentato dall’allergia stagionale, parlane con un allergologo, l’immunoterapia potrebbe fare al caso tuo!

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