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A molti è capitato, almeno una volta nella vita, di pensare di iniziare una psicoterapia. Quasi subito, a questo punto, ci si scontra col dato di realtà: ma quale psicoterapia scegliere?

Esistono tantissimi tipi di psicoterapie e, ai non addetti ai lavori, potrebbe sembrare un’ardua impresa cercare di districarsi tra questo mare di teorie.

Ebbene, se mettiamo per un attimo da parte le differenze tra gli indirizzi terapeutici per quanto riguarda le strategie utilizzate, i tempi, i costi e le cornici teoriche di riferimento, resta il fatto che tutte le psicoterapie perseguono lo stesso ultimo scopo: facilitare il cambiamento, migliorare il benessere individuale e l’adattamento all’ambiente.

Prima ancora di conoscere le differenze tra i vari tipi di psicoterapie, quindi, forse è il caso di accertarci di aver capito in cosa consista una psicoterapia.

Cos’è la Psicoterapia?

quale psicoterapia scegliere

La psicoterapia è un percorso di trattamento basato sulla parola, che, attraverso la relazione che si stabilisce col terapeuta, e con l’aiuto di alcune tecniche psicologiche, aiuta le persone a conoscersi in profondità, e le supporta nell’affrontare una vasta gamma di problematiche, come difficoltà emotive, cognitive, comportamentali, stress, problemi di coppia, problemi familiari o correlati al lavoro, paure e crisi personali, traumi, fino ad arrivare alle psicopatologie più gravi.

Quando una persona si rende conto che avrebbe bisogno di andare in psicoterapia, prende immediatamente piede nel suo immaginario la classica scena del lettino, col terapeuta dietro che prende appunti in religioso silenzio. Col tempo, anche in seguito a un gran numero di libri e film che si accostano all’argomento, l’immaginario collettivo della psicoterapia si è allargato, lasciando spazio ad altri tipi di scenari che diventano sempre più comuni nella nostra mente: che si tratti di Robin Williams che urla a Matt Damon, di Betty Draper sdraiata su un divano, o di Castellitto e i suoi colloqui di psicoterapia nella serie tv “In Treatment”.

Ma queste raffigurazioni popolari della terapia non ci dicono che cosa una seduta è e se la psicoterapia è efficace e, anche se i numeri suggeriscono che la psicoterapia è diventata una caratteristica comune di vita quotidiana di molte persone, se non ci siete mai stati, l’esperienza reale di essere in terapia può essere un po’ misteriosa, se non addirittura intimidatoria e scoraggiante.

Ebbene, la psicoterapia, in qualunque forma essa sia erogata, si propone di facilitare il cambiamento verso il benessere. Il terapeuta è un professionista della salute mentale che vi aiuterà, attraverso un’intensa relazione lavorativa, a raggiungere questo scopo.

Detto questo, chiunque abbia considerato la terapia, ma non sa da dove cominciare, o semplicemente ha voglia di capire che cosa succede una volta entrati nella fatidica stanza, può leggere la seguente la guida per conoscere le più comuni tecniche di psicoterapia.

Tipi di Psicoterapia a Confronto

Nonostante alcuni tipi di approcci siano più indicati per alcune problematiche specifiche, tutti i tipi di psicoterapia possono essere efficaci se applicati da professionisti competenti, qualificati e ben formati.

Studi recenti,a tal proposito, hanno dimostrato l’efficacia di integrare più approcci terapeutici diversi, in base ai bisogni e alle caratteristiche individuali PubMedIntegrative Psychotherapy Works.

Ad ogni modo, solitamente il terapeuta applicherà il tipo (o i tipi) di psicoterapia per il quale ha studiato e si è formato, e che sente più adatto a se stesso e al paziente.

Ma proviamo a capire quali sono le principali caratteristiche degli indirizzi psicoterapeutici più comuni.

Non ci proponiamo di fornire un elenco esaustivo, poiché, ad oggi, gli indirizzi psicoterapeutici (con i rispettivi sottogruppi) sono veramente tantissimi. Proveremo, tuttavia, a parlare degli approcci principali.

Terapia Psicodinamica

come scegliere la psicoterapia

La terapia psicodinamica si è sviluppata a partire dalla psicoanalisi.

Immaginate Tony Soprano che parla con la dottoressa Melfi: potrebbe essere un esempio più o meno accurato di psicoterapia psicoanalitica!

L’approccio psicoanalitico è probabilmente il tipo di psicoterapia classicamente più conosciuto, basti pensare alle numerose citazioni nei famosi monologhi di Woody Allen. Si tratta del classico modello, nato ormai un secolo fa, secondo cui il paziente, disteso sul lettino, parla al terapeuta a ruota libera (avete presente Freud?).

Ma dal lettino di Freud, e dalle sue affascinanti ipnosi, di tempo ne è passato. L’approccio psicodinamico oggi è molto più praticato rispetto alla psicoanalisi classica.

Lo scopo della terapia psicodinamica è quello di favorire nel paziente la consapevolezza dell’esistenza di alcuni conflitti psicologici (molto spesso inconsci) di cui soffre e di promuovere strategie diverse da quelle messe in atto in maniera automatica fino a questo momento per far fronte alle problematiche della vita e per raggiungere il benessere individuale.

Durante i colloqui, il lavoro sarà quindi volto alla scoperta delle connessioni esistenti tra i nostri comportamenti e le motivazioni latenti, inconsce, attraverso l’esplorazione delle nostre emozioni, le nostre relazioni e i nostri pattern abituali di comportamento.

Ma in cosa consiste questo tipo di approccio? Quali sono i tempi e i costi? Per approfondire, leggi: La Terapia Psicodinamica…un secolo dopo Freud

Terapia Cognitivo-Comportamentale

come scegliere la psicoterapia

La terapia cognitivo comportamentale è un approccio più orientato all’obiettivo: lo scopo della terapia si basa, in primo luogo, sulla risoluzione del sintomo, attraverso strategie pratiche.

L’idea è che possiamo realizzare cambiamenti permanenti nel modo in cui ci comportiamo, modificando i nostri modelli negativi di pensiero.

La terapia cognitivo-comportamentale è a breve termine. Ogni qualvolta sia possibile. La durata della terapia varia di solito dai quattro ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza settimanale il più delle volte.

Fondamentale è la collaborazione tra terapeuta e paziente, che insieme identificano i comportamenti che il paziente vuole cambiare e stabiliscono un piano d’azione in tal senso.

Cosa aspettarsi: Le sedute sono strutturate e il rapporto con il terapeuta può essere visto come una trattativa di affari più che in altri tipi di terapia. In altre parole, il paziente e il terapeuta lavoreranno insieme per identificare e modificare i pensieri e i comportamenti problematici.

Al paziente vengono assegnati spesso “compiti a casa”, che consistono spesso nel registrare i suoi pensieri, sentimenti e comportamenti durante le sedute.

Per approfondire le basi delle teorie cognitivo-comportamentali e capire meglio se questo approccio fa per te, leggi: Psicoterapia Cognitivo Comportamentale | Come Funziona?

Terapia Sistemico Relazionale

come scegliere la psicoterapia

L’orientamento sistemico-relazionale considera l’individuo come immerso nel contesto relazionale, sociale e culturale. Ecco perché l’intervento principale di tale psicoterapia riguarda l’intero contesto relazionale di riferimento. In questo approccio, quindi, rientra a pieno titolo la terapia familiare.

Le famiglie sono molto più della somma delle loro parti, e possono sperimentare lotta e conflitti abbastanza singolari, che si svolgono all’interno di un sistema con le proprie dinamiche uniche.

La terapia familiare può affrontare problemi specifici come un individuo con una psicopatologia più o meno grave in famiglia, o concentrarsi più in generale sulla comunicazione e le relazioni dei membri tra di loro.

Cosa aspettarsi: in genere la famiglia è trattata insieme, ma i membri possono anche vedere il terapeuta  per conto proprio.
Scopri di più sull’approccio sistemico-relazionale: Cos’è la Psicoterapia Sistemico-Relazionale?

Terapia Breve Strategica

come scegliere la psicoterapia

Come suggerisce il nome, si tratta di un tipo di psicoterapia tipicamente a breve termine, e che si basa sulla risoluzione strategica di specifici problemi.

Una delle peculiarità che distinguono la terapia breve strategica dalle forme tradizionali di psicoterapia  è  che permette di sviluppare interventi basati su obiettivi prestabiliti e sulle caratteristiche specifiche del problema in questione.

La soluzione del problema, attraverso la psicoterapia breve strategica è rappresentata da stratagemmi in grado di far cambiare alla persona le proprie tentate soluzioni disfunzionali.

A differenza di molti altri approcci, la terapia breve strategica prevede specifici protocolli di trattamento per ciascun tipo di disturbo.

Scopri di più sulla terapia breve strategica: Cos’è la Psicoterapia Breve Strategica

Terapia della Gestalt

come scegliere la psicoterapia

La Terapia della Gestalt, che fa parte del più grande filone delle terapie umanistiche, si presta a vari contesti: può essere declinata nella sua forma di psicoterapia individuale, terapia di coppia, familiare, come pure nei gruppi di sviluppo personale o in seno a istituzioni e nell’ambito di aziende.

Viene comunemente definita anche come “terapia della concentrazione” o “terapia del qui e ora” o “psicoanalisi esistenziale, poiché La Gestalt si focalizza soprattutto sulla presa di coscienza dell’esperienza attuale (il qui e ora) e sul “sentito” emozionale e corporeo, ancora troppo spesso censurato.

Questo approccio si serve di diversi “giochi” e tecniche specifiche, esercizi che incoraggiano la persona a prestare consapevolezza al momento presente e alle sensazioni corporee. L’obiettivo ultimo è quello di incoraggiare l’uomo a conoscersi meglio e accettarsi così com’é, senza più sentire il bisogno di cambiare per conformarsi a un modello di riferimento.

Scopri di più sulla psicoterapia della Gestalt: Cos’è la Psicoterapia della Gestalt?

Come Scegliere lo Psicologo? Consigli Pratici

Se state pensando di andare in psicoterapia, probabilmente vi trovate in un periodo particolarmente delicato della vostra vita, state vivendo delle difficoltà emotive, o magari semplicemente siete in un periodo di transizione in cui avete capito che desiderate conoscervi meglio. In ogni caso, potrebbe non essere facile capire quale sia il percorso più adatto e decidere quale psicologo contattare.

Al di là del tipo di psicoterapia, la cosa che conta di più è la persona cui ci si rivolge.

  1. Sappi che aver bisogno di aiuto è normale e riconoscerlo è già un atto di consapevolezza e di maturità.
  2. Fissa un colloquio con uno psicologo. Iniziare a chiamare uno specialista per fissare un colloquio può essere semplicemente il primo passo fondamentale, col quale dichiarate, al mondo e a voi stessi, che avete deciso di intraprendere un percorso verso il benessere. Durante il colloquio, lo psicologo sarà la persona giusta che potrà aiutarvi a comprendere meglio la vostra domanda, i vostri obiettivi e i vostri bisogni, e potrà indirizzarvi verso il percorso più corretto, inviandovi, se occorre, allo psicoterapeuta adatto.
  3. Verifica che lo psicologo scelto sia iscritto all’Albo degli Psicologi. Esiste, infatti, un Ordine degli Psicologi a cui ogni psicologo, per poter esercitare la professione, deve essere iscritto. Controllare che la persona scelta sia rispettosa della categoria ti aiuterà a proteggerti da quanti (purtroppo ancora molti) si definiscono “un po’ psicologi”. Ti faresti mai operare da uno che si definisce “un po’ medico”? Controlla qui: Albo Nazionale Psicologi.
  4. Diffida di chi lavora gratis. La prestazione psicologica ha un grandissimo valore, che non può essere snaturato da interessi di marketing o altro. Ricorda che sei tu ad aver bisogno dello psicologo, e il professionista è al tuo servizio, e non deve accadere il contrario.
  • Fissa un colloquio con uno psicologo

Il Verdetto Finale

Non esiste un approccio più efficace dell’altro. Tutte le terapie elencate sono supportate da evidenze scientifiche che testimoniano la loro efficacia. Alcune possono essere più specifiche per certi tipi di disturbi, ma in realtà il grosso dipenderà dal terapeuta, dal paziente e dalla relazione che si stabilisce tra i due.

In ogni caso,

già il fatto di rivolgersi ad uno psicologo costituisce una buona percentuale del processo di cambiamento e favorisce una buona ripresa.

Grazie all’empatia, alla capacità di ascolto attivo e di far sentire a proprio agio il paziente, ogni psicoterapia può avere in sé le basi del cambiamento.