Questa pagina contiene annunci di servizi o prodotti che riteniamo utili per i nostri lettori. Scopri il nostro processo di selezione

Ti stai chiedendo come mai cominci a soffrire di emorroidi? abbiamo analizzato 13 dei possibili fattori che possono causare o contribuire ad alimentare questa fastidiosa patologia.

Le emorroidi quando sono gonfie, irritate o infiammate cominciano a dare fastidio, dolore e/o sanguinamento e di conseguenza possono fuoriuscire.

Sia per le emorroidi esterne che per le interne le cause possono essere varie e possono riguardare stili di vita, comorbidità, fattori ereditari ed anche caratteristiche epidemiologiche.

L’infiammazione delle emorroidi si verifica tipicamente a causa della pressione rettale. Sottoporre a stress questa parte del corpo può far allungare, gonfiare e rigonfiare le vene dalla parete rettale.

Cosa ha causato le mie emorroidi?

La causa esatte delle emorroidi, nella maggior parte dei casi, non può essere determinata con precisione, gli addetti ai lavori e studi scientifici spesso preferiscono parlare di  fattori di rischio, predittivi o di patologie correlate associati alla malattia emorroidaria che includono:

  • Storia famigliare
  • Diarrea cronica
  • Stipsi
  • Stile di vita sedentario
  • Obesità
  • Lesioni al midollo spinale
  • Chirurgia rettale
  • Sesso anale
  • Gravidanza
  • Malattia infiammatoria intestinale
  • Stato socioeconomico più elevato
  • Età

Le emorroidi hanno anche  diverse caratteristiche epidemiologiche tra cui età, sesso, etnia e stato socioeconomico (PubMed1La prevalenza di emorroidi e costipazione cronica. Uno studio epidemiologico. Johanson JF, Sonnenberg A Gastroenterologia. febbraio 1990.).

Perchè le emorroidi diventano sintomatiche, si gonfiano e spesso fuoriescono?

La patologia emorroidaria è il risultato di un aumento del gradiente di pressione all’interno del plesso emorroidario (PubMed2Delcò F, Sonnenberg A. Associations between hemorrhoids and other diagnoses. Dis Colon Rectum. 1998 Dec).

Ciò deriva in genere da un aumento della pressione intra-addominale sperimentato in scenari come sforzi prolungati durante la defecazione o durante la gravidanza e il travaglio. Non sorprende che una storia di feci dure croniche possa far precipitare la malattia emorroidaria (PubMed3Emorroidi: patologia, fisiopatologia ed eziologia. Loder PB, Kamm MA, et al. 1994 luglio.).

Cause/Fattori di rischio delle emorroidi

1. Sovrappeso ed Obesità

Il peso in eccesso può aumentare la pressione sui vasi sanguigni e può incidere sull’attività metabolica ed intestinale  causando stipsi o diarrea.

Il rischio di causare infiammazioni nel plesso emorroidario può essere considerato un fattore di rischio indipendente nei soggetti con un elevato indice di massa corporea.

Da uno studio condotto su circa 1000 partecipanti con diagnosi di patologia emorroidaria (di grado dal primo al quarto), sappiamo che, anche correggendo altri potenziali fattori di rischio, un aumento del BMI di una unità aumentava il rischio di emorroidi del 3,5%. (PubMed4Riss S, Weiser FA, et al. The prevalence of hemorrhoids in adults. Epub 2011 Sep.).

Inoltre l’essere in grave sovrappeso

2. Gravidanza

La gravidanza e il parto vaginale predispongono le donne a sviluppare emorroidi a causa dei cambiamenti ormonali e dell’aumento della pressione intra-addominale. È stato stimato che il 25-35% delle donne in gravidanza sia affetto da questa condizione (PubMed5Staroselsky A, Nava-Ocampo AA, Vohra S, Koren G. Hemorrhoids in pregnancy. Can Fam Physician. 2008.).
Le emorroidi sono un problema comune durante la gravidanza. Man mano che l’utero cresce, esercita anche una pressione sulle vene vicino al retto causandone il rigonfiamento.
Il peso extra che una donna porta durante la gravidanza, inoltre, mette a dura prova le vene nell’ano e nel retto.

3. In piedi o seduti per lunghi periodi di tempo

Stando seduti a lungo il sangue tende a risalire più lentamente e a ristagnare negli arti inferiori (stasi venosa), ovvero ad accumularsi nelle vene del retto, aumentando la pressione sulle stesse e provocandone la progressiva dilatazione e indebolimento.
Stare seduti sul water troppo a lungo può contribuire all’insorgenza delle emorroidi: uno studio su 100 pazienti che si presentavano per emorroidi ha scoperto che trascorrevano più tempo durante la defecazione e la lettura sul water rispetto a un gruppo selezionato di controlli.  (TheLancet6Dehn TCB, Kettlewell MGW. HAEMORRHOIDS AND DEFAECATORY HABITS. The Lancet ).
Le convinzioni sull’importanza del tempo trascorso in bagno hanno portato alla raccomandazione di limitare il tempo trascorso a defecare a non più di 3-5 minuti una volta al giorno (PubMed7Jacobs DO. Hemorrhoids: what are the options in 2018? Curr Opin Gastroenterol. 2018 Jan.).
Anche la prolungata stazione eretta (molte ore al giorno) potrebbe avere effetti negativi sul corretto funzionamento del microcircolo e sulla risalita del sangue venoso, favorendo anche in questo caso l’insorgenza di problemi circolatori, in particolare alle vene del retto.

4. Defecazione: sforzo eccessivo e posizione sbagliata

La posizione tipica di defecazione è un altro fattore che distingue i paesi sviluppati da quelli in via di sviluppo. Nelle società che hanno adottato i servizi igienici occidentali, le persone si siedono durante la defezione anziché accovacciarsi (PubMed8Sandler RS, Peery AF. Ripensare a ciò che sappiamo sulle emorroidi. Clin Gastroenterolo Hepatol . 2019.).

La posizione cosiddetta alla “turca” consente una defecazione più naturale, mentre i water che usiamo abitualmente sono a seduta alta e paradossalmente sono meno fisiologici e potrebbero essere una causa o concausa dell’insorgenza di emorroidi.

La convinzione che l’accovacciamento sia una posizione più naturale per la defecazione e meno probabile che contribuisca alla stitichezza e alle emorroidi, ha portato anche alla commercializzazione di accessori per la toilette come il simpaticissimo video spot USA squatty potty insegna®.

Video Spot Squatty Potty®

Nella posizione mostrata in foto il corpo assumerà una posizione più naturale per la defecazione, il tempo e gli sforzi impiegati saranno inferiori.

Immagine Fonte gastroenterologiaunibo.it

Acquista lo sgabello wc per emorroidi Squatty Potty® originale

5. Costipazione cronica o diarrea cronica

Una dieta a basso contenuto di fibre, scarsa attività fisica, disidratazione, cambiamenti ormonali e fisici, e molto altro possono essere causa di  problemi gastrointestinali, come costipazione o diarrea, che possono aumentare significativamente il rischio di infiammazione delle emorroidi (PubMed9Peery AF, Sandler RS. Risk Factors for Hemorrhoids on Screening Colonoscopy. PLoS One. 2015 Sep 25.).

Anche se ci sono studi che non correlano la stipsi con le emorroidi, l’attuale convinzione è che la stitichezza porti a sforzi cronici e feci dure con conseguente degenerazione del tessuto di supporto nel canale anale e spostamento distale dei cuscinetti anali (PubMed10Una lacuna nella nostra comprensione: costipazione cronica e sue condizioni di comorbidità. Talley NJ, Lasch KL, Baum CL Clin Gastroenterolo Hepatol. gennaio 2009.).

Poiché l’azione di taglio delle feci dure sulla mucosa anale può causare danni ai cuscinetti anali e portare a emorroidi sintomatiche, aumentare l’assunzione di fibre per rendere le feci voluminose ed assumere quantitativi maggiori di acqua per ammorbidirle potrebbe aiutare a eliminare lo sforzo durante la defecazione (PubMed11Lohsiriwat V. Emorroidi: dalla fisiopatologia di base alla gestione clinica. World J Gastroenterol . 2017.).

6. Mangiare spesso alimenti a basso contenuto di fibre

Si ritiene che la dieta abbia un grande impatto nel causare e prevenire le emorroidi. Le persone che seguono costantemente una dieta povera di fibre insolubili, soprattutto frutta e cereali,  hanno maggiori probabilità di contrarre emorroidi PubMed12 Adequate dietary fiber supplement and TONE can help avoid surgery in most patients with advanced hemorrhoids. Minerva Gastroenterol Dietol. 2017 Jun. Garg P., Singh P.. .

L’assenza di fibre solubili nell’alimentazione è correlata ad una scarsa assunzione di  fibre alimentari a catena lunga, intermedie viscose, solubili e moderatamente fermentescibili, come ad esempio lo psillio determina una bassa produzione di gas e l’assenza dei sintomi legati all’eccessiva produzione di gas (PubMed13).

La carenza di fibre nell’alimentazione ricordiamo essere  anche una delle principali cause del cancro del colon-retto (PubMed14Aune D, Chan DS, Dietary fibre, whole grains, and risk of colorectal cancer: systematic review and dose-response meta-analysis of prospective studies. BMJ. 2011 Nov. ).

7. Sforzi fisici continui e prolungati

Una delle cause comuni di infiammazione emorroidaria è lo sforzo fisico intenso e ripetuto. Pur avendo un buon funzionamento intestinale, infatti, lo sforzo ostacola il flusso di sangue all’interno e all’esterno dell’area. Ciò comporta la raccolta di sangue e l’allargamento dei vasi in quella zona.

Tutto ciò, quindi, va ad aumentare la pressione addominale, in pratica  “tutto ciò che fa pressione sulle vene nella parte inferiore del corpo può portare alle emorroidi, incluso lo sforzo fisico durante lo sport“, quindi attenzione a bilanciare durata ed intensità degli sforzi fisici durante la pratica sportiva (PubMed15Sugerman DT. JAMA patient page. Hemorrhoids. JAMA. 2014 Dec .).

8. Mancanza di esercizio fisico

Sedentarietà e pigrizia sono nemici del nostro plesso emorroidario. Il non praticare alcuna attività fisica potrebbe significa ostacolare l’attività intestinale e rendere più deboli i muscoli addominali, fondamentali per l’evacuazione.

Inoltre avere uno stile di vita sedentario potrebbe contribuire a rallentare il microcircolo e l’afflusso sanguigno al sistema digerente.

Rimani attivo per aiutare a prevenire la stitichezza, per perdere peso in eccesso e per ridurre la pressione sulle vene.

9. Predisposizione Genetica per le emorroidi

Ognuno di noi ha una certa predisposizione alla patologia emorroidaria che è conseguenza del proprio genotipo. Ogni genotipo, inoltre, risponde più o meno marcatamente alle sollecitazioni ambientali, nella fattispecie alimentazione, stress, sforzi fisici e tutti gli altri fattori presenti in questo articolo che potenzialmente possono aumentare il rischio o contribuire a causare il disturbo.

L’integrità ed il rilassamento dei muscoli del cuscino anale e la qualità della cartilagine può essere influenzata dalla genetica. In alcune famiglie, queste strutture hanno maggiori probabilità di essere compromesse nel tempo.

Ad esempio, sappiamo che la parte non vascolare del cuscino anale è costituita dall’epitelio di transizione, dal tessuto connettivo elastico e collagene e dal muscolo di Treitz . Questo muscolo mantiene saldamente i cuscini nella loro posizione normale e il suo deterioramento è considerato uno dei più importanti fattori patogenetici nella formazione delle emorroidi (PubMed16Margetis N. Fisiopatologia delle emorroidi interne. Ann Gastroenterol . 2019.).

10. Emorroidi e Stress

Quando attraversiamo periodi di forte tensione emotiva il corpo tende a rispondere per aiutarci a superare l’affanno. Vengono prodotte, infatti, quantità molto maggiori di ormoni dello stress, come l’adrenalina e il cortisolo, che alzano la resistenza alla stanchezza ed aumentano la reattività.

Tutto questo può provocare disfunzioni a livello organico fra cui quelle localizzate nel tratto intestinale, ovvero diarrea cronica,  stitichezza, sindrome da colon irritabile, ecc. Questo contesto favorisce l’infiammazione delle emorroidi.

11. Disidratazione o eccesso di alcool

Bere poca acqua aumenta la durezza delle feci, favorisce la costipazione e rende più difficili le tue sessioni al bagno.

Quando le tue emorroidi si stanno infiammando, un’altra soluzione semplice ma essenziale è assicurarti di bere abbastanza acqua . Assumere molti liquidi (pensa: da 1,5 a 2 litri o da 6 a 8 tazze al giorno) può aiutare a produrre feci regolari e morbide e ridurre lo sforzo, afferma il dott. Thomas. Per assicurarti di rimanere idratato per tutto il giorno, tieni una bottiglia d’acqua piena al tuo fianco, aggiungi una tazza di tè alla tua routine di cura di sé o rinfresca il tuo gioco di idratazione con acqua infusa .

Per i pazienti giovani, specialmente quelli con una storia passata di emorroidi, l’assunzione di spezie o alcol sono fattori di rischio per la crisi emorroidaria (PubMed17Pigot F, Siproudhis L, Allaert FA. Risk factors associated with hemorrhoidal symptoms in specialized consultation. Gastroenterol Clin Biol. 2005 Dec.).

12. Scarsa igiene intima

Non ci sono studi scientifici che correlano la scarsa igiene intima all’insorgenza dei sintomi emorroidari.

Sembra una banalità ma lavarsi con acqua e sapone dopo essere andati in bagno è molto importante per non aggravare situazioni già dal difficile equilibrio.

Mantieni pulita l’area anale, ma sii gentile. Usa acqua e un sapone senza profumo, come Ivory, oppure usa salviette per neonati o assorbenti medicati, come Tucks.
Indossa biancheria intima di cotone e indumenti larghi per ridurre l’umidità nella zona anale.

Pulirsi solo con carta igienica, dopo l’evacuazione, aumenta il rischio di infiammazioni, prurito ed eczema.

La pulizia va effettuata con un detergente delicato specifico per l’igiene anale, privo di alcol, profumi o altri additivi e ricco di sostanze naturali protettive capaci di favorire il ripristino dell’equilibrio delle mucose genitali e l’attenuazione dei fastidi. Se si usano i normali detergenti intimi presenti in commercio, dopo la detersione, è importante risciacquare abbondantemente per rimuovere ogni traccia di sapone, poiché la sua persistenza, anche in minime quantità, su cute e mucose avrebbe un’azione irritante.

Una raccomandazione importante riguarda la temperatura dell’acqua, che deve essere fresca o tiepida (25-30°C) per non alterare il tono della parete dei vasi. Se si usa acqua troppo calda, infatti, si promuove l’ulteriore ingrossamento dell’emorroide, mentre se si usa acqua fredda, si rischia di facilitare la trombosi e lo “strozzamento” di un’emorroide estroflessa.

Per assicurarsi una corretta igiene intima uno strumento utile può essere il bidet portatile.

bidet portatile emorroidi

13 Sport controindicati

Sport e attività di fitness controindicati in fase di infiammazione emorroidaria sono:

  • body building – sollevamento pesi,
  • ciclismo, motociclismo,
  • equitazione,
  • cyclette,
  • vogatore,

e tutti gli sport  che sottopongono a grandi sforzi le strutture di sostegno del basso addome e provocano notevoli sollecitazioni e traumi a livello retto-anale.

Se stai praticando una di queste attività ti consigliamo di sospenderla temporaneamente e sostituirla con attività fisiche compatibili con la patologia emorroidaria:

  • nuoto, acquagym,
  • yoga,
  • tapis roulant (solo camminata),
  • pilates
  • stretching dolce, che favoriscono il rilassamento e migliorano circolazione e respirazione. Molto utili anche gli esercizi di fitness per tonificare la muscolatura del pavimento pelvico.

Articolo Yoga o Pilates?

Il Piano d’Azione

La prima cosa da fare per affrontare il problema è capire, anche orientativamente, quale è il grado di emorroidi  di cui soffriamo. Se non conosci  il tuo grado di severità della tua patologia emorroidaria puo esserti d’aiuto leggere l’articolo seguente:

LeggiEmorroidi interne, esterne, dal primo al quarto grado: Tu Quali hai?”

In caso di emorroidi di primo grado o di secondo grado poco sintomatiche le linea guida prescrivono di seguire una dieta nutriente ricca di fibre, garantire un elevato apporto di liquidi, praticare esercizio fisico e uno stile di vita attivo.

In caso di  sintomatologie che causano sofferenza, emorroidi di terzo e quarto grado e soprattutto in caso di sanguinamento anale è sempre indicato consultare un proctologo.

Prenota una visita proctologica su Specialista.

Nell’immediato post parto è molto probabile che la situazione regredisca spontaneamente in pochi giorni.

sergio-agradi-proctologo

Dott. Sergio Agradi - Proctologo - Coautore e Medical Review

Il Dott. Agradi è Chirurgo Generale, esperto di Proctologia. Dal 2001 è responsabile e coordinatore di Centri di chirurgia colon proctologica e pelvi perineale a Monza, Novara, Milano e da 2 anni circa a Bergamo. Attualmente si occupa in modo rilevante di patologie funzionali colo rettali e del pavimento pelvico quali la Sindrome da Ostruita Defecazione, l’incontinenza sia urinaria che fecale, i prolassi sia del retto che di utero e vescica, il dolore pelvico cronico.

leggi di più

Sergio Agradi - Chirurgo Generale

Fonti

  1. Johanson JF, Sonnenberg A. The prevalence of hemorrhoids and chronic constipation. An epidemiologic study. Gastroenterology. 1990 Feb;98(2):380-6. doi: 10.1016/0016-5085(90)90828-o. PMID: 2295392.
  2. Delcò F, Sonnenberg A. Associations between hemorrhoids and other diagnoses. Dis Colon Rectum. 1998 Dec;41(12):1534-41; discussion 1541-2. doi: 10.1007/BF02237302. PMID: 9860335.
  3. Loder PB, Kamm MA, Nicholls RJ, Phillips RK. Haemorrhoids: pathology, pathophysiology and aetiology. Br J Surg. 1994 Jul;81(7):946-54. doi: 10.1002/bjs.1800810707. PMID: 7922085.
  4. Riss S, Weiser FA, Schwameis K, Riss T, Mittlböck M, Steiner G, Stift A. The prevalence of hemorrhoids in adults. Int J Colorectal Dis. 2012 Feb;27(2):215-20. doi: 10.1007/s00384-011-1316-3. Epub 2011 Sep 20. PMID: 21932016.
  5. Staroselsky A, Nava-Ocampo AA, Vohra S, Koren G. Emorroidi in gravidanza. Can Fam medico. 2008 febbraio;54(2):189-90. PMID: 18272631; ID PMC: PMC2278306.
  6. Dehn TC, Kettlewell MG. Haemorrhoids and defaecatory habits. Lancet. 1989 Jan 7;1(8628):54-5. doi: 10.1016/s0140-6736(89)91717-0. PMID: 2563041.
  7. Jacobs DO. Hemorrhoids: what are the options in 2018? Curr Opin Gastroenterol. 2018 Jan;34(1):46-49. doi: 10.1097/MOG.0000000000000408. PMID: 29076869.
  8. Sandler RS, Peery AF. Ripensare a ciò che sappiamo sulle emorroidi. Clin Gastroenterolo Hepatol. 2019 gennaio;17 (1):8-15. doi: 10.1016/j.cgh.2018.03.020. Epub 2018 27 marzo. PMID: 29601902; PMCID: PMC7075634.
  9. Peery AF, Sandler RS, Galanko JA, Bresalier RS, Figueiredo JC, Ahnen DJ, Barry EL, Baron JA. Risk Factors for Hemorrhoids on Screening Colonoscopy. PLoS One. 2015 Sep 25;10(9):e0139100. doi: 10.1371/journal.pone.0139100. PMID: 26406337; PMCID: PMC4583402.
  10. Talley NJ, Lasch KL, Baum CL. A gap in our understanding: chronic constipation and its comorbid conditions. Clin Gastroenterol Hepatol. 2009 Jan;7(1):9-19. doi: 10.1016/j.cgh.2008.07.005. Epub 2008 Oct 1. PMID: 18829389.
  11. Lohsiriwat V. Emorroidi: dalla fisiopatologia di base alla gestione clinica. Mondo J Gastroenterolo. 7 maggio 2012;18(17):2009-17. doi: 10.3748/wjg.v18.i17.2009. PMID: 22563187; PMCID: PMC3342598.
  12. Garg P, Singh P. Adequate dietary fiber supplement and TONE can help avoid surgery in most patients with advanced hemorrhoids. Minerva Gastroenterol Dietol. 2017 Jun;63(2):92-96. doi: 10.23736/S1121-421X.17.02364-9. Epub 2017 Feb 1. PMID: 28150480.
  13. El-Salhy M, Ystad SO, Mazzawi T, Gundersen D. Fibra alimentare nella sindrome dell’intestino irritabile (Recensione). Int J Mol Med. 2017 settembre;40(3):607-613. doi: 10.3892/ijmm.2017.3072. Epub 2017 luglio 19. PMID: 28731144; PMCID: PMC5548066.
  14. Aune D, Chan DS, Lau R, Vieira R, Greenwood DC, Kampman E, Norat T. Dietary fibre, whole grains, and risk of colorectal cancer: systematic review and dose-response meta-analysis of prospective studies. BMJ. 2011 Nov 10;343:d6617. doi: 10.1136/bmj.d6617. PMID: 22074852; PMCID: PMC3213242.
  15. Sugerman DT. JAMA patient page. Hemorrhoids. JAMA. 2014 Dec 24-31;312(24):2698. doi: 10.1001/jama.2014.281. PMID: 25536271.
  16. Margetis N. Fisiopatologia delle emorroidi interne. Anna Gastroenterolo. 2019 maggio-giugno;32(3):264-272. doi: 10.20524/aog.2019.0355. Epub 2019 23 gennaio PMID: 31040623; PMCID: PMC6479658.

Prodotti consigliati in questo articolo

bidet portatile emorroidi