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Il dolore addominale affligge molti di noi a un certo punto della vita, ma  può essere causato da una vasta gamma di condizioni e non è sempre un indicatore diretto della gravità del problema sottostante.

Ma non temere, perché in questo articolo affronteremo tutte le possibili cause del dolore addominale, analizzeremo i sintomi correlati e persino sveleremo le strategie per alleviare questo fastidioso tormento.

1. Che cos’è il dolore addominale?

Il dolore addominale è un sintomo che può manifestarsi in diverse parti dell’addome, da lievi fastidi a dolori acuti e intensi.

È una condizione comune che può essere causata da una serie di fattori, tra cui disturbi gastrointestinali, problemi urinari, patologie ginecologiche e disturbi muscoloscheletrici.

2. Cause del Dolore Addominale

Ecco alcune delle possibili cause del dolore addominale:

  • Disturbi gastrointestinali: Gastrite, ulcera peptica, reflusso gastroesofageo, sindrome dell’intestino irritabile, diverticolite, colite, stipsi, diarrea, appendicite, pancreatite, malattia infiammatoria intestinale (come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa).
  • Problemi urinari: Infezione del tratto urinario, calcoli renali, cistite, malattia renale.
    Patologie ginecologiche: Endometriosi, cisti ovariche, fibromi uterini, infezioni pelviche, mestruazioni dolorose, gravidanza extrauterina.
  • Problemi muscoloscheletrici: Strappi muscolari, distorsioni, ernie del disco, artrite, infiammazione delle articolazioni.
  • Disturbi del fegato e della colecisti: Epatite, colecistite, calcoli biliari.
  • Malattie cardiache: Infarto miocardico, angina, pericardite.
  • Disturbi del sistema nervoso: Nevralgia intercostale, neuropatia diabetica.
  • Disturbi dell’apparato respiratorio: Polmonite, pleurite, embolia polmonare.
  • Disturbi dell’apparato riproduttivo maschile: Epididimite, torsione testicolare.
  • Disturbi dell’apparato riproduttivo femminile: Gravidanza ectopica, aborto spontaneo, endometrite.
  • Disturbi del sistema linfatico: Linfomi, linfadenite mesenterica.
  • Disturbi dei vasi sanguigni: Aneurisma aortico, trombosi mesenterica.
  • Disturbi endocrini: Malattie della tiroide, diabete.
  • Disturbi psicologici: Ansia, depressione, stress.
  • Allergie o intolleranze alimentari: Celiachia, allergie alimentari, intolleranza al lattosio.

 

È importante sottolineare che questa è solo una lista generale e che la causa del dolore addominale può variare in base all’individuo.

La diagnosi accurata richiede una valutazione medica completa, comprensiva della storia clinica, dell’esame fisico e, se necessario, di test diagnostici specifici. Consultare sempre un medico per una corretta valutazione e diagnosi.

3. Sintomi Spesso Associati al Dolore Addominale

Oltre al dolore addominale, possono essere presenti altri sintomi correlati che possono fornire indizi sulla causa sottostante.

Essi possono includere:

  • Nausea e vomito
  • Diarrea o stipsi
  • Gonfiore addominale
  • Febbre
  • Perdita di appetito
  • Perdita di peso non intenzionale
  • Cambiamenti nelle abitudini urinarie
  • Cambiamenti nel ciclo mestruale (nelle donne)
  • Affaticamento e debolezza

4. Quali sintomi dovrebbero farmi cercare immediatamente assistenza medica?

Alcuni sintomi associati al dolore addominale richiedono un’attenzione immediata e potrebbero indicare una condizione medica grave. Se presenti uno o più di questi sintomi, è consigliabile cercare immediatamente assistenza medica:

  • Dolore acuto e intenso: Se il dolore addominale è così intenso da essere debilitante e non ti permette di svolgere normali attività quotidiane, è consigliabile cercare assistenza medica immediata.
  • Dolore che si irradia: Se il dolore addominale si irradia ad altre parti del corpo, come il petto, la schiena o l’inguine, potrebbe indicare una condizione grave che richiede attenzione medica immediata.
  • Sangue nelle feci: La presenza di sangue nelle feci può essere un segno di sanguinamento interno o di una condizione gastrointestinale grave, come ulcere o tumori. Ricerca assistenza medica immediata se noti sangue nelle feci o feci di colore nero al catrame.
  • Vomito persistente: Se il vomito è persistente, particolarmente se contiene sangue o materiale che assomiglia a fondi di caffè, potrebbe indicare una condizione grave che richiede un’attenzione immediata.
  • Febbre alta: Una febbre alta, soprattutto se accompagnata da dolore addominale, può indicare un’infezione o un’infiammazione significativa.
  • Difficoltà a respirare: Se il dolore addominale è associato a difficoltà respiratorie, respiro affannoso o dolore toracico, potrebbe essere indicativo di una condizione grave come un’embolia polmonare o un problema cardiaco.
  • Gonfiore addominale grave: Se l’addome appare gonfio in modo evidente e si accompagna a dolore intenso, potrebbe essere segno di una condizione grave come una perforazione intestinale o un’ostruzione intestinale.
  • Perdita di coscienza o confusione mentale: Se il dolore addominale è associato a perdita di coscienza, confusione mentale, difficoltà di concentrazione o sintomi neurologici, cerca immediatamente assistenza medica, poiché potrebbe indicare un problema grave.
  • Dolori in gravidanza: Le donne in gravidanza con dolore addominale dovrebbero ricorrere a un’assistenza medica immediata, in quanto potrebbe essere un segno di complicazioni o problemi con la gravidanza stessa.

Ricorda che questa non è una lista esaustiva e i sintomi possono variare da persona a persona. Se hai dubbi o preoccupazioni riguardo ai tuoi sintomi, è sempre meglio consultare un medico per una valutazione adeguata.

5. Dolore Addominale: Dove Rivolgersi?

Di seguito ti suggeriamo 3 Centri d’Eccellenza dover poter consultare un gastroenterologo ed effettuare un’ecografia addominale completa:

Tra i centri d’eccellenza dove prenotare la visita gastroenterologica suggeriamo:

1)Centro Medico Sant’Agostino (Milano)

Google Map (Viale Abruzzi, 4, 20131 Milano MI)

Prenotazioni – 345 398823

2)Policlinico Gemelli Ambulatori Privati

Google Map (Largo A. Gemelli, 8, Roma)

Prenotazioni : Tel 06 8881 8881

2) Centro Morra – Polistudio Privato  e Accreditato ASL

Google Map (Via Indipendenza, 21, 80038 Pomigliano d’Arco, Napoli)
Prenotazioni: Tel. 081/2242283

Manda un whattsapp al numero +39 379 181 0919

6. Diagnosi e Trattamento

Le opzioni di trattamento per il dolore addominale dipendono dalla causa sottostante del dolore. Poiché il dolore addominale può derivare da una vasta gamma di condizioni, è fondamentale identificare la causa specifica per determinare il trattamento adeguato.

Tuttavia, ecco alcune opzioni di trattamento comuni utilizzate per affrontare il dolore addominale:

6.1 Terapia farmacologica

A seconda della causa del dolore addominale, possono essere prescritti farmaci per alleviare i sintomi o trattare la condizione sottostante. Ad esempio, gli antispastici possono essere utilizzati per ridurre i crampi intestinali, gli antiacidi per l’indigestione, gli antibiotici per le infezioni, e così via.

6.2 Cambiamenti nella dieta e nello stile di vita

In alcuni casi, modifiche alimentari e di stile di vita possono contribuire a ridurre il dolore addominale. Ciò può includere l’adeguamento della dieta per evitare cibi che scatenano sintomi digestivi, l’adozione di una dieta ricca di fibre per promuovere la regolarità intestinale, l’evitare l’alcol o le bevande gassate, e la gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento.

6.3 Terapie fisiche

Alcuni tipi di dolore addominale, come quelli associati a tensioni muscolari o aderenze, possono beneficiare di terapie fisiche come massaggi, terapia del calore o tecniche di rilassamento muscolare.

6.4 Trattamento specifico per la causa sottostante

Se il dolore addominale è causato da una condizione specifica, come calcoli biliari, appendicite o ulcere, può essere necessario un trattamento mirato. Ciò può includere interventi chirurgici, terapia antibiotica o altri trattamenti specifici per la condizione.

È fondamentale consultare il proprio medico per una valutazione accurata del dolore addominale e per determinare il trattamento più appropriato in base alla causa individuale.

7. Quali esami o test sono necessari per diagnosticare la causa del dolore addominale?

La scelta degli esami o dei test per diagnosticare la causa del dolore addominale dipende dalla storia clinica del paziente, dai sintomi, dall’esame fisico e dalle caratteristiche del dolore.

Ecco alcuni esami e test comuni che possono essere richiesti per determinare la causa del dolore addominale:

  • Esami del sangue: Un esame emocromocitometrico completo (CBC) può rilevare segni di infezione, anemia o altre anomalie ematiche. Altri esami del sangue possono includere la misurazione dei livelli di enzimi pancreatici, dei marker tumorali, dei marcatori infiammatori o di altre sostanze indicative di specifiche condizioni mediche.
  • Esami delle urine: Un’analisi delle urine può rilevare segni di infezione del tratto urinario o altri problemi renali.
  • Radiografie dell’addome: Le radiografie possono essere utilizzate per identificare la presenza di calcoli renali, ostruzioni intestinali o altre anomalie strutturali nell’addome.
  • Ecografia addominale: L’ecografia utilizza onde sonore ad alta frequenza per produrre immagini degli organi addominali. Può essere utile per individuare calcoli biliari, cisti ovariche, tumori, infiammazioni o altre anomalie negli organi interni.
  • Tomografia computerizzata (TC): La TC è una tecnica di imaging che combina raggi X e computer per creare immagini dettagliate delle strutture interne dell’addome. Può fornire informazioni più precise sulle anomalie strutturali, come tumori, aneurismi o ostruzioni intestinali.
  • Risonanza magnetica (RM):R La RM utilizza un campo magnetico e onde radio per creare immagini dettagliate degli organi interni. Può essere utilizzata per visualizzare i tessuti molli dell’addome, come fegato, pancreas, reni o milza.
  • Endoscopia: L’endoscopia consiste nell’introduzione di un tubo flessibile dotato di telecamera attraverso la bocca o il retto per esaminare l’esofago, lo stomaco, il duodeno o il colon. Può rilevare ulcere, infiammazioni, polipi, tumori o altre anomalie interne.
  • Colonscopia: Questa procedura utilizza un tubo flessibile con telecamera per esaminare il colon e l’intestino crasso. Può essere utile per rilevare polipi, tumori o altre anomalie.
  • Esami delle feci: Gli esami delle feci possono essere richiesti per rilevare tracce di sangue occulto, infezioni batteriche o parassitarie, o per determinare la presenza di marcatori tumorali.
  • Esami per intolleranze alimentari: In alcuni casi, possono essere richiesti test specifici per individuare eventuali intolleranze alimentari, come la celiachia o l’intolleranza al lattosio.

È importante sottolineare che la scelta degli esami dipende dalla valutazione medica e dalla sospetta causa del dolore addominale. Il medico determinerà quali test sono più appropriati in base ai sintomi, alla storia clinica e all’esame fisico del paziente.

8. Ci sono farmaci che possono aiutare a gestire il dolore addominale?

Sì, ci sono diversi farmaci disponibili per aiutare a gestire il dolore addominale, a seconda della causa sottostante e dei sintomi associati.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso di farmaci per il dolore addominale dovrebbe essere prescritto e supervisionato da un medico, in base alla diagnosi specifica e alle condizioni del paziente.

Ecco alcuni tipi comuni di farmaci utilizzati per il dolore addominale:

  • Analgesici da banco: Per il dolore addominale lieve o moderato, è possibile utilizzare analgesici da banco come l’acetaminofene (paracetamolo) per alleviare il disagio. Tuttavia, è importante seguire le istruzioni sulla confezione e non superare le dosi raccomandate.
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): I FANS come l’ibuprofene o il naprossene possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione e il dolore associati a condizioni come la gastrite, l’ulcera peptica o l’infiammazione dell’intestino. Tuttavia, l’uso prolungato di FANS può causare effetti collaterali gastrointestinali, quindi è importante consultare il medico prima di assumerli.
  • Antispastici: Gli antispastici, come la butilscopolamina o la mebeverina, possono essere utilizzati per alleviare i crampi e la tensione muscolare nell’addome, specialmente nei casi di dolore addominale associato a disturbi funzionali dell’intestino come la sindrome dell’intestino irritabile.
  • Farmaci antacidici: Se il dolore addominale è causato da reflusso acido o da un’eccessiva produzione di acido gastrico, i farmaci antacidici come gli antiacidi, gli inibitori della pompa protonica (IPP) o gli antagonisti dei recettori H2 possono fornire sollievo.
  • Farmaci antispastici per il tratto gastrointestinale: Alcuni farmaci come la pinaverio o il trimebutina possono essere prescritti per ridurre i sintomi del dolore addominale causati da disturbi funzionali del tratto gastrointestinale, come la sindrome dell’intestino irritabile.
  • Farmaci per la riduzione dell’acidità: Se il dolore addominale è causato da un’eccessiva acidità gastrica, il medico può prescrivere farmaci come gli inibitori della pompa protonica (IPP) o gli antagonisti dei recettori H2 per ridurre la produzione di acido nello stomaco.
  • Antibiotici: Se il dolore addominale è causato da un’infezione batterica, come un’ulcera peptica causata dall’infezione da Helicobacter pylori, possono essere prescritti antibiotici per eradicare l’infezione e ridurre l’infiammazione.

È importante sottolineare che l’uso di farmaci per il dolore addominale dovrebbe essere prescritto da un medico in base alla diagnosi specifica e alle condizioni del paziente. Seguire sempre le istruzioni del medico e informarlo di eventuali effetti collaterali o reazioni avverse.

9. Quando è richiesto un intervento chirurgico?

La necessità di un intervento chirurgico per il dolore addominale dipende dalla causa sottostante e dalla gravità della condizione. In alcuni casi, un intervento chirurgico può essere il trattamento appropriato per risolvere la causa del dolore addominale.

Alcuni esempi di condizioni che possono richiedere un intervento chirurgico per il dolore addominale includono: appendicite, calcoli biliari, occlusioni intestinali, perforazione dell’ulcera peptica, tumori gastrointestinali.

La presenza di tumori nel tratto gastrointestinale può richiedere un intervento chirurgico per rimuovere il tumore e ripristinare la normale funzione intestinale.

10. Cosa posso fare per prevenire il ritorno del dolore addominale?

Ci sono alcune misure generali che possono aiutare a ridurre il rischio di recidiva del dolore addominale. Ecco alcuni consigli:

  • Seguire una dieta equilibrata: Adotta una dieta sana ed equilibrata, evitando cibi piccanti, grassi, fritti e bevande gassate. Sii consapevole di eventuali alimenti che scatenano o peggiorano i sintomi del tuo dolore addominale e cerca di evitarli o limitarne il consumo.
  • Gestire lo stress: Lo stress può influire sulla salute gastrointestinale. Trova modi efficaci per gestire lo stress, come pratiche di rilassamento, meditazione, yoga o attività fisica regolare.
  • Evitare l’automedicazione: Evita l’automedicazione e consulta sempre il medico per il trattamento adeguato del tuo dolore addominale. L’uso indiscriminato di farmaci da banco può mascherare sintomi importanti o peggiorare la condizione sottostante.
  • Mantenere un peso sano: Mantenere un peso corporeo sano può ridurre il rischio di condizioni come l’obesità o la sindrome metabolica, che possono essere associate al dolore addominale.
  • Bere a sufficienza: Assicurati di mantenere un’adeguata idratazione bevendo a sufficienza. L’acqua può aiutare a mantenere una buona funzione intestinale e prevenire la stitichezza, che può essere associata al dolore addominale.
  • Evitare l’abuso di alcol e fumo: Fumare e bere alcolici possono irritare l’apparato gastrointestinale. Riduci o elimina il fumo e limita l’assunzione di alcol per ridurre il rischio di ricorrenza del dolore addominale.
  • Seguire il piano di trattamento prescritto: Se hai una condizione di base che causa il dolore addominale, segui attentamente il piano di trattamento prescritto dal medico. Ciò può includere l’assunzione regolare di farmaci prescritti, il monitoraggio dei sintomi e il mantenimento di un adeguato follow-up medico.
  • Prestare attenzione ai segnali del corpo: Sii attento ai segnali del tuo corpo e fai attenzione a eventuali cambiamenti nei sintomi. Se noti un peggioramento o una ricorrenza del dolore addominale, consulta il medico per una valutazione aggiuntiva.

Ricorda che la prevenzione del ritorno del dolore addominale dipende dalla causa specifica. È fondamentale consultare il medico per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato.

11. Quali sono le possibili complicazioni associate al dolore addominale?

Il dolore addominale può essere associato a diverse complicazioni, a seconda della causa sottostante.

Ecco alcune possibili complicazioni legate al dolore addominale:

  • Perforazione: In alcune condizioni, come l’ulcera peptica o l’appendicite non trattata, il dolore addominale può essere correlato a una perforazione dell’organo coinvolto. Questo può portare a una grave infezione o a una diffusione di contenuti gastrointestinali nell’addome, richiedendo un intervento chirurgico di emergenza.
  • Emorragia: Alcune cause del dolore addominale, come l’ulcera peptica o la diverticolite, possono causare emorragie gastrointestinali. Se l’emorragia è grave, può verificarsi anemia o addirittura shock ipovolemico.
  • Occlusione intestinale: Il dolore addominale intenso associato a vomito persistente, gonfiore e mancata emissione di gas o feci può indicare un’occlusione intestinale. Questa condizione richiede un trattamento immediato per prevenire complicanze come ischemia intestinale o perforazione.
  • Peritonite: La peritonite è un’infiammazione dell’addome che può essere causata da diverse condizioni, come un’appendicite perforata o una perforazione intestinale. È una condizione grave che richiede un intervento medico di emergenza.
  • Calcoli biliari: Se il dolore addominale è causato da calcoli biliari, possono verificarsi complicazioni come la colecistite (infiammazione della cistifellea), la pancreatite (infiammazione del pancreas) o l’ittero ostruttivo (blocco del flusso della bile).
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI): Il dolore addominale associato a MICI come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa può portare a complicanze come stenosi intestinale, fistole, ascessi o perforazioni intestinali.
  • Cancro gastrointestinale: In alcuni casi, il dolore addominale può essere un sintomo di tumori gastrointestinali, come il cancro dello stomaco, dell’intestino o del pancreas. Questi tumori possono progredire e causare complicazioni gravi. È importante sottolineare che non tutti i casi di dolore addominale portano a complicazioni gravi. Tuttavia, se hai sintomi persistenti o gravi, è fondamentale cercare assistenza medica per una valutazione accurata e un trattamento adeguato.

12. Cosa posso mangiare e cosa dovrei evitare se ho dolore addominale?

Se hai dolore addominale, è importante seguire una dieta che possa aiutarti a lenire i sintomi e favorire la guarigione. Tuttavia, le specifiche raccomandazioni dietetiche possono variare a seconda della causa sottostante del dolore addominale. Di seguito sono elencati alcuni suggerimenti generali:

12.1 Cosa mangiare:

  1. Alimenti a basso contenuto di grassi: Opta per alimenti a basso contenuto di grassi come carne magra, pesce, pollo senza pelle e latticini a basso contenuto di grassi.
  2. Alimenti ricchi di fibre: Includi nella tua dieta alimenti ricchi di fibre come frutta fresca, verdura, cereali integrali e legumi. La fibra può favorire la regolarità intestinale e ridurre la stitichezza.
  3. Alimenti ricchi di antiossidanti: Gli alimenti ricchi di antiossidanti, come bacche, agrumi, pomodori e verdure a foglia verde, possono aiutare a ridurre l’infiammazione e promuovere la guarigione.
  4. Alimenti ricchi di omega-3: Fonti di omega-3 come pesce grasso (salmone, sgombro, sardine) e semi di lino possono avere proprietà anti-infiammatorie.
  5. Alimenti probiotici: Gli alimenti contenenti probiotici, come lo yogurt, il kefir e i cibi fermentati, possono favorire una flora intestinale sana e migliorare la digestione.
  6. Bevande idratanti: Bevi abbondante acqua per mantenerti idratato. Puoi anche optare per tisane senza caffeina o brodi leggeri per idratare il corpo.

12.2 Cosa evitare di mangiare:

  • Alimenti grassi e fritti: Riduci il consumo di cibi grassi, fritti e ricchi di oli saturi, poiché possono essere difficili da digerire e aumentare il rischio di irritazione gastrica.
  • Cibi piccanti e condimenti irritanti: Evita cibi piccanti, pepe nero, spezie forti, salse acide o condimenti irritanti che possono aumentare l’infiammazione gastrica e peggiorare i sintomi.
  • Cibi ricchi di zucchero: Limita il consumo di cibi e bevande zuccherate, come dolci, bibite gassate e succhi di frutta concentrati, poiché possono irritare la mucosa gastrica.
  • Alcol e caffeina: Evita l’alcol e le bevande contenenti caffeina, come caffè , tè nero e bevande energetiche, poiché possono aumentare l’acidità gastrica e irritare l’apparato digerente.
  • Alimenti ad alto contenuto di lattosio: Se hai intolleranza al lattosio, evita o limita i latticini ad alto contenuto di lattosio, come latte intero e formaggi non fermentati.

 

È importante notare che le indicazioni alimentari possono variare a seconda della causa del dolore addominale e delle esigenze individuali. È consigliabile consultare un medico o un nutrizionista per una valutazione personalizzata.

13. Il dolore addominale potrebbe essere correlato allo stress o all’ansia?

Sì, lo stress e l’ansia possono essere correlati al dolore addominale.

Il sistema nervoso e il tratto gastrointestinale sono strettamente collegati, e pertanto, il benessere mentale e emotivo può influenzare la funzione intestinale e causare sintomi gastrointestinali, inclusi il dolore e il disagio addominale.

L’ansia e lo stress possono influire sul sistema digestivo in diversi modi:

  • Aumento della sensibilità viscerale: Lo stress e l’ansia possono aumentare la sensibilità viscerale, rendendo l’intestino più sensibile agli stimoli normali. Ciò può portare a una maggiore percezione del dolore o dell’inconveniente nel tratto gastrointestinale.
  • Aumento dell’acidità gastrica: L’ansia può innescare una risposta di allarme nel sistema nervoso autonomo, che può influire sulla produzione di acido nello stomaco. Un aumento dell’acidità gastrica può causare bruciore di stomaco e dolore addominale.
  • Alterazione della motilità intestinale: Lo stress può influenzare la motilità intestinale, causando una ridotta o aumentata contrattilità dell’intestino. Questo può portare a sintomi come diarrea o stipsi, che possono essere associati al dolore addominale.

 

È importante sottolineare che il legame tra stress, ansia e dolore addominale può variare da persona a persona.

Alcune persone possono essere più suscettibili a questi effetti, mentre altre potrebbero non risentirne tanto.

Tuttavia, se sospetti che il tuo dolore addominale sia correlato a stress o ansia, potrebbe essere utile adottare alcune strategie per gestire il benessere mentale, come la pratica di tecniche di rilassamento, lo svolgimento di attività fisiche, la terapia cognitivo-comportamentale o la consulenza psicologica.

14. Quali sono i segni che il dolore addominale potrebbe essere legato a un problema digestivo?

Il dolore addominale causato da problemi digestivi spesso si concentra in una specifica area dell’addome, come l’epigastrio (parte superiore dell’addome), il quadrante superiore destro (indicativo di problemi al fegato o alla cistifellea), il quadrante superiore sinistro (indicativo di problemi allo stomaco o alla milza) o la regione centrale dell’addome (indicativo di problemi intestinali).

Se il dolore addominale si verifica dopo aver mangiato o in relazione a specifici alimenti, potrebbe essere indicativo di un disturbo digestivo.

Ad esempio, il dolore addominale dopo un pasto abbondante potrebbe essere correlato a una digestione lenta o a un’indigestione.

Il dolore addominale causato da problemi digestivi è spesso accompagnato da sintomi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, stitichezza, flatulenza (eccessiva formazione di gas) o sensazione di bruciore di stomaco.

Se noti un cambiamento nelle caratteristiche delle feci, come feci scure, feci sanguinolente o presenza di muco nelle feci, potrebbe indicare un problema digestivo sottostante.

Se hai problemi di digestione frequenti, come sensazione di sazietà precoce, rigurgito acido o difficoltà nella deglutizione, potrebbe essere indicativo di un disturbo digestivo.

Tuttavia, è importante notare che questi segni possono variare a seconda della causa sottostante del dolore addominale e che possono anche verificarsi in altre condizioni.

Pertanto, se stai sperimentando dolore addominale persistente o grave, è sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e una diagnosi corretta.

15. Quando bisogna preoccuparsi del dolore addominale?

Ecco alcuni segnali di avvertimento che potrebbero indicare che il tuo dolore addominale è correlato a una condizione grave:

Dolore improvviso e intenso: Se il dolore addominale si presenta in modo improvviso e è estremamente intenso, potrebbe essere un segno di una condizione grave come appendicite, perforazione intestinale o un’occlusione intestinale.
Dolore che peggiora o non si allevia: Se il dolore addominale diventa sempre più intenso e non risponde a rimedi casalinghi o farmaci da banco, potrebbe indicare una condizione grave che richiede un’attenzione medica immediata.
Dolore associato a febbre: Se il dolore addominale è accompagnato da febbre alta, potrebbe essere un segno di infezione o infiammazione grave nell’addome, come peritonite o appendicite.
Sanguinamento: Se noti sangue nelle feci, vomito con sangue o sangue nel dolore addominale, è necessario cercare immediatamente assistenza medica, poiché potrebbe indicare una grave condizione come ulcera peptica sanguinante o una rottura dell’aorta addominale.
Rigonfiamento o sensibilità addominale grave: Se hai un addome gonfio, teso o dolorante al tatto, potrebbe essere un segno di una condizione grave come un’occlusione intestinale, un’ernia incarcerata o una rottura dell’organo interno.
Difficoltà respiratoria: Se il dolore addominale è accompagnato da difficoltà respiratorie, potrebbe indicare un problema grave come una perforazione diaframmatica o un’embolia polmonare.
Cambiamenti nella consapevolezza o confusione mentale: Se il dolore addominale è associato a cambiamenti nella consapevolezza, confusione mentale o svenimenti, potrebbe indicare una condizione grave come un’emorragia interna o una peritonite diffusa.
Stato di gravidanza: Se sei incinta e sperimenti dolore addominale grave o sanguinamento vaginale, è fondamentale cercare assistenza medica immediata, poiché potrebbe indicare una gravidanza ectopica o una complicanza grave della gravidanza.

17. In Conclusione

Si può ridurre il rischio di dolore addominale?

Ci sono alcune misure preventive che puoi adottare per ridurre il rischio di dolore addominale in futuro. Ecco alcune raccomandazioni utili:

Cerca di seguire una dieta sana ed equilibrata può aiutare a prevenire problemi digestivi e dolore addominale. Assicurati di consumare una varietà di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e limitare gli alimenti ricchi di grassi, zuccheri raffinati e sale.

Lo stress può influire sulla funzione digestiva e causare o peggiorare il dolore addominale. Trova modi efficaci per gestire lo stress, come la pratica di tecniche di rilassamento, lo yoga, la meditazione o l’esercizio fisico regolare.

L’uso eccessivo di farmaci come gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) può danneggiare la mucosa dello stomaco e causare gastrite o ulcera peptica. Assumi i farmaci solo quando necessario e sotto la supervisione del medico e consulta il gastroenterologo se hai sintomi persistenti o ricorrenti.

 

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