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A casa nostra l’uovo è una vera e propria istituzione, la sera una o due volte a settimana e spesso anche la domenica, a colazione, vicino al pane olio e pomodorini.

Ingrid lo adora nella sua versione più classica, a frittatina, ma da qualche tempo ha iniziato, imitando il papà, a mangiarlo anche cotto alla coque. Ed è stato il primo modo in cui avevo cominciato i primi assaggi con lei.

Quando Gilda supererà gli 8-9 mesi, farò lo stesso con lei: cottura di 3 minuti (4 se le uova sono di dimensioni grandi) e assaggio di piccolissime quantità al cucchiaino del solo tuorlo, nelle settimane a seguire aumenterò sempre più le quantità (a mò di vaccino), dopo i 12 mesi assaggerà anche l’albume (sempre partendo da dosi micron per poi incrementare).

 Perché è così Importante l’Uovo?

L’uovo è un alimenti ricco di nutrienti essenziali per la crescita del bambino. È innanzitutto un’ottima fonte di proteine cosiddette nobili, cioè ad alto valore biologico, in quanto complete di tutti gli aminoacidi essenziali, che l’organismo non è in grado di produrre da solo ma deve ottenere tramite il cibo.

Inoltre, è ricco di vitamina A e di sali minerali necessari al corretto sviluppo del bebè, come il calcio (utile per ossa e denti), il ferro (per la formazione dei globuli rossi, cellule del sangue, e il funzionamento del sistema nervoso) e il potassio (regola l’equilibrio tra sali e liquidi e aiuta il funzionamento di nervi e muscoli).

Per conoscere tutti i motivi che rendono l’uovo uno tra gli alimenti piú nutrienti del pianeta, leggi Tutti i Benefici delle Uova.

L’Uovo nello Svezzamento

 

Nel caso specifico, bisogna considerare che le proteine dell’uovo sono complesse e, se giungono nell’intestino del bimbo quando quest’organo non è ancora in grado di riconoscerle, possono provocare allergie, sia nell’immediato che negli anni successivi.

Si deve anzitutto fare una netta distinzione tra le due parti che costituiscono l’uovo, il tuorlo e l’albume.

La raccomandazione è quella di cominciare dal tuorlo aggiunto alla pappa in cottura, per verificare le reazioni del bimbo.

Il tuorlo è formato soprattutto da lipidi e viene digerito meglio dal bambino se gli viene aggiunto  crudo durante la cottura della pappa, cominciando da quantità piccole, a partire dai 9 mesi di età. 

Si inizia, quindi, con qualche cucchiaino per arrivare poi all’aggiunta di un tuorlo intero, al posto della carne, del formaggio o del pesce, una volta alla settimana.

L’ albume dell’uovo, invece, è composto principalmente da proteine e risulta meglio digeribile per il bambino di questa età se viene somministrato cotto.

Proprio perché l’albume è la parte più allergizzante dell’uovo, sarebbe meglio, nel timore di possibili reazioni allergiche, raccogliere accuratamente l’anamnesi dei genitori (i bambini più esposti al rischio di allergie sono infatti i piccoli che hanno uno o entrambi i genitori allergici, sia ad alcuni alimenti sia ad altri agenti scatenanti, come i pollini o gli acari) e, nel caso di positività per le malattie allergiche, è sempre preferibile posticipare la prova di somministrazione (anche del tuorlo) verso i 18 mesi.

Bisogna aspettare le tappe dello svezzamento anche per i cibi che contengono l’uovo tra gli ingredienti, come i budini, la pasta all’uovo e le merendine.

 

Come Preparare l’Uovo al Bambino?

Come abbiamo visto, il modo piú semplice per introdurre l’uovo nella dieta del bambino è quella di iniziare ad aggiungere il tuorlo crudo in piccole dosi, durante la cottura della pappa.

A distanza di una settimana – 10 giorni da questi  piccoli ‘assaggi’ di uovo, se non ci sono manifestazioni di intolleranza, è preferibile prepararlo seguendo le ricette ad alta digeribilità, come l’uovo alla coque o in camicia… Perché?

La digeribilità dell’uovo, come quella di tutti gli alimenti, dipende dal tipo di cottura; i cibi elaborati e cucinati con molti grassi di condimento rallentano le diverse fasi della digestione e possono provocare il senso di pesantezza.

Anche i tempi di cottura influiscono sulla digeribilità: l’uovo alla coque o in camicia, cioè bollito senza guscio, richiede un tempo di digestione pari a circa due ore contro, per esempio, le tre ore dell’uovo crudo, strapazzato o sodo.

Questi metodi di cottura mantengono quasi intatta la struttura del tuorlo e rendono le proteine dell’albume più digeribili.

Per quanto riguarda la scelta delle uova, è preferibile acquistare le uova da allevamento a terra, l’alternativa ideale per la salute del bambino.

Le Uova e il Colesterolo

Le uova si sono guadagnate una cattiva reputazione, dato l’alto contenuto di colesterolo presente nel tuorlo, ma gli studi piú recenti indicano come questa tesi non corrisponda al vero! EBM(1) Secondo una ricerca americana l’inserimento del tuorlo nella dieta del bambino non comporta un aumento significativo dei livelli di colesterolo.

Per quanto riguarda il bebè,  i LARN (livelli di assunzione giornalieri raccomandati di nutrienti per la popolazione italiana) consigliano di offrire l’uovo, inizialmente, non più di una volta la settimana, per non caricare in maniera eccessiva l’organismo di proteine.

Allarme Allergia?

Si stima che meno di 2 bambini su 100 siano allergici alle uova tra gli zero e i due anni.  Talvolta, i bambini nascono già allergici o lo diventano nei primi mesi, quando l’uovo non è stato ancora introdotto nell’alimentazione.

È importante verificare la comparsa dei sintomi di allergia dopo le prime prove di somministrazione, e, in caso positivo, è meglio sospendere il consumo delle uova e consultare un allergologo .

Se si manifestano sintomi acuti di reazione allergica, è necessario chiamare il 118 oppure recarsi al pronto soccorso.

Leggi anche Allergia all’Uovo nel Bambino

Il Verdetto Finale

L’uovo è un alimento molto sano e può essere introdotto al bambino a partire dai 9 mesi di età, aggiungendo un pò di tuorlo crudo alla pappa in cottura. In generale, esistono diversi modi per iniziare lo svezzamento del bambino con alimenti ad alta digeribilità, ma è importante farlo con gradualità, osservando, in caso di dubbi, il calendario stabilito dal pediatra oppure le indicazioni del nutrizionista.

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