Dieta Paleo: Le Opinioni dei 6 Maggiori Blog Mondiali 2019
Forse ti sarà capitato di sentire della Dieta Paleo, la dieta dell’uomo cavernicolo. Un po’ di carne, delle verdure fresche e niente cereali, carboidrati o cibi processati.
È salutare? Funziona davvero?
In questo articolo esamineremo in modo critico le idee moderne e le evidenze scientifiche che riguardano questo regime alimentare, rifacendoci in particolare, alle opinioni di alcune fonti autorevoli.
Ricordiamoci che l’alimentazione paleo, o quella dell’uomo primitivo, si basa su due idee centrali:
- L’uomo si è biologicamente evoluto in modo da seguire un’alimentazione a base di particolari cibi.
- Per restare in salute ed evitare le malattie croniche dei tempi moderni – dobbiamo mangiare come facevano i nostri antichi antenati.
#1 La Paleo Dieta moderna contiene troppe proteine (Huffington Post)
Ebbene, contrariamente all’indicazione Paleo moderna, il popolo Hadza, la cui alimentazione sembra avvicinarsi il più possibile a quella dell’uomo primitivo, segue uno schema alimentare quasi vegetariano, con cinque categorie di alimenti: carne, miele, tuberi, bacche, semi e frutti del baobab. Come riporta l’Huffington Post, citando lo studio comparso su Nature Communications: “Qualcosa di ben diverso delle moderne paleo-diete, troppo ricche di proteine di origine animale.”
Oltre il 70% dell’introito energetico quotidiano degli Hazda, infatti, deriva da fonti vegetali, mentre la carne costituisce soltanto una quota minoritaria del bilancio.”
La ricerca ha analizzato la microflora intestinale di questa popolazione indigena della Tanzania per risalire in modo più preciso all’autentica alimentazione paleo. ebmLeggi la ricerca
#2 Quello che mangiamo oggi non esisteva nemmeno nell’era del Paleolitico! (Il Corriere.it)
La dieta paleolitica è sbagliata e pure impossibile da seguire per davvero, perché né l’uomo né le specie animali e vegetali sono più le stesse rispetto a decine di migliaia di anni fa.
«Come ogni altro essere vivente, nel nostro lungo percorso evolutivo abbiamo subito cambiamenti. Diversi esempi chiariscono che l’evoluzione di alcuni nostri tratti, correlati al cibo e non solo, non si è fermata all’età della pietra e anzi, è stata molto rapida». — Il Corriere.it riporta le parole della biologa evoluzionista Marianne Zuk dell’Università di Riverside, autrice del libro “Paleofantasy: What Evolution Really Tells Us about Sex, Diet, and How We Live”. Lo trovi qui
Questo non rende per forza gli alimenti di oggi migliori o peggiori rispetto all’era del Paleolitico. Si tratta semplicemente di diversi prodotti che non è possibile replicare.
Insomma, dobbiamo rassegnarci al fatto che nel corso di migliaia di anni, siamo un tantino cambiati! Non ci svegliamo più all’alba per andare a procacciarci un po’ di selvaggina né tantomeno abbiamo la necessità di sviluppare una forza fisica sufficiente a combattere contro tigri e leoni. Oltre a noi è cambiato anche il nostro ambiente e le specie animali – niente è come prima e non ha senso rifarci ad un modello alimentare stilato per un’epoca superata!
#3 Non esiste un’unica “vera” Paleo-Dieta (Scientific American)
Il prof. Peter S. Ungar, esperto di paleoantropologia, spiega in un articolo del Scientific American quanto il concetto di dieta del Paleolitico, sia in realtà un mito privo di fondamenta scientifiche.
Gli alimenti disponibili variavano ai tempi dei nostri progenitori a seconda dei cambiamenti climatici, dei luoghi e delle trasformazioni geografiche più durature, un po’ come avviene anche oggi.
Focalizzarsi sulla dieta seguita in un periodo o in una zona specifica nella storia dell’evoluzione dell’uomo, sembra davvero futile. Gli ominidi del passato si spostavano continuamente e probabilmente chi viveva vicino ad un fiume seguiva una dieta differente rispetto ai cugini che abitavano nella savana oppure nella steppa.
Morale della favola: Non ci si può appellare ad un presunto “Modello Alimentare delle Origini dell’Uomo”, ritenuto, erroneamente, il più indicato per la specie umana.
#4 La Paleo Dieta Esclude Nutrienti Importanti (OggiScienza)
La dieta paleo è ricca di frutta, verdura e noci – tutti componenti di una dieta salutare, ma la principale differenza tra la paleo dieta e altre diete salutari è l’assenza di cereali integrali e di legumi, da sempre considerati ottime fonti di fibre, vitamine e altri nutrienti. Inoltre, non sono presenti latticini o derivati del latte e sappiamo come questi alimenti siano delle importanti fonti di proteine e calcio.
Oltre ad essere alimenti salutari, i legumi, i cereali e i latticini sono in genere abbastanza accessibili sul mercato mentre rifornirsi di un’adeguata scorta di noci e alimenti di origine animale, soprattutto se parliamo di carne biologica e di origine controllata, potrebbe essere costoso per molte persone.
Come spiega Giuseppe Rovera, Responsabile Scientifico del Centro per i Disturbi Alimentari del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bergamo), intervistato da OggiScienza: L’unica dieta evidence-based, cioè i cui benefici a lungo termine sono stati ampiamente confermati dalla scienza è la dieta mediterranea, quella che conosciamo bene, che prevede una base del 60% di carboidrati, il 10-15% di proteine e il 25-30% di lipidi, unita a una costante attività fisica. ebmPubmed:Mediterranean diet and health outcomes: a systematic meta-review.
#5 Gli uomini del Paleolitico mangiavano anche i cereali (National Geographic)
La paleo dieta ritiene che l’alimentazione dei nostri antenati non comprendeva molti cereali, legumi oppure alimenti di origine lattearia. Secondo questo filone, gli ultimi 10,000 anni di sviluppo dell’agricoltura, non sono stati sufficienti affinché il nostro organismo si sia perfettamente adattato alla loro digestione.
Nuove scoperte archeologiche sembrano smentire questa credenza!
Secondo lo studio italiano pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences e ripreso da National Geographic , nelle pitture rupestri della Grotta Paglicci, realizzate con un’antica variante del pestello, sono state ritrovate tracce di diversi grani e cereali (alcuni dei quali simili al miglio).
Come spiega l’esperto di paleontologia all’Università di Leicester, Huw Bartone, “L’idea secondo la quale nell’Età della Pietra non si mangiassero cereali è del tutto fuorviante. Le persone erano solite mangiare qualunque cosa fosse alla loro portata. L’alimentazione determinava la tua sopravvivenza.”
#6 La Paleo Dieta Non Aiuta a Perdere Peso (Greenstyle)
Secondo uno studio condotto da 5 Università svedesi e riportato dal blog di salute Greenstyle, la paleo dieta può portare alla carenza di iodio, una condizione associata a diversi sintomi come l’aumento di peso, la depressione e l’infertilità.
Inoltre, a conferma di quest’ipotesi, un’altra ricerca, stavolta condotta su un campione di topi, ha trovato come una dieta a basso apporto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi – ritenuta erroneamente benefica per le persone affette dal diabete – possa, in realtà, favorire un aumento dell’intolleranza al glucosio e livelli più alti di insulina, con un conseguente aumento di peso ebmLeggi lo studio su Journal of Nutrition and Diabetes.
Il Verdetto Finale
Qual è il punto forte della Paleodieta?
- Il modo di mangiare paleo pone enfasi sull’importanza di mangiare cibi integrali, proteine magre, verdure, frutta, noci, semi e altri grassi salutari – fattori che possono migliorare notevolmente la dieta occidentale attualmente diffusa.
- Generalmente, l’obiettivo di tutte le diete che si ispirano all’alimentazione dell’era del Paleolitico, è quello di allenare il corpo a desiderare quegli alimenti più ricchi di principi nutritivi (e privi di zuccheri, sale e prodotti derivati dal latte).
- La paleo dieta ci rende maggiormente consapevoli di come vengono processati i cibi che normalmente acquistiamo e gli effetti della trasformazione industriale sulla qualità dell’alimentazione e, di conseguenza, anche sulla nostra salute.
Quali sono le sfide?
Le opinioni sulla dieta paleo raccolte ci dicono, in senso più ampio, che seguire in modo meccanico una lista di tendenze alimentari in cui gli alimenti vengono classificati in “buoni” e “cattivi” oppure “permessi” e “vietati”, è un approccio sbagliato alla base. La scienza non ha confermato i motivi per escludere latticini, legumi e cereali dalla propria dieta (tranne in casi di allergie o intolleranze). Questo atteggiamento porta ad un pensiero ansioso del tipo “tutto o nulla”. Alcuni di noi potrebbero sentirsi più sicuri con una guida così semplice, ma questo solo all’inizio.
Chiedi il consulto di un nutrizionista per sapere qual è la dieta più adatta alle tue esigenze
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