Questa pagina contiene annunci di servizi o prodotti che riteniamo utili per i nostri lettori. Scopri il nostro processo di selezione

Flatulenza?

Ok, ammettiamolo, i problemi di gas intestinale sono un argomento affrontato per lo più dai ragazzini delle medie, eppure, anche lontano dai banchi di scuola, la flatulenza può essere un sintomo medico da non sottovalutare o comunque un problema fastidioso anche da un punto di vista sociale.

Sebbene quello delle fermentazioni intestinali sia un fenomeno assolutamente fisiologico, l’eccessiva produzione di gas che caratterizza la flatulenza si accompagna spesso ad una fastidiosa o dolorosa distensione addominale (meteorismo), soprattutto quando, per motivi fisiologici o sociali, tali gas non riescono a trovare sfogo.

Il termine flatulenza descrive una condizione caratterizzata da un’eccessiva sintesi di gas a livello gastrointestinale, accompagnata ad un’abnorme emissione degli stessi gas dal retto.

Nella maggior parte di casi  la flatulenza è causata da un aumento dei processi fermentativi, conseguenti ad errori alimentari di tipo qualitativo e quantitativo. Altre volta è colpa di farmaci, stress ed eccessiva tensione.

C’è da Preoccuparsi?

Il rilascio di gas intestinale fa parte del normale funzionamento del nostro organismo. Il nostro intestino è abitato da trilioni di microrganismi, aiutanti del processo digestivo, che a loro volta producono diversi gas chimici.

Una persona sana rilascia una certa quantità di gas mediamente dalle 11 alle 17 volte al giorno!

Se prodotti in misura normale, buona parte di questi gas viene riassorbita dalle pareti intestinali ed eliminata dal sangue attraverso la respirazione. Una minima percentuale (circa un litro al giorno) trova invece sfogo per via rettale. Se si supera questa soglia, però, non è da escludere un problema di salute.

Il frequente senso di gonfiore, meteorismo, flatulenza,  sono indice di un eccessivo accumulo di aria nel tratto gastrointestinale. Le cause dietro l’eccesso di gas intestinale variano molto e, anche se non muori dalla voglia di condividere questo problema, ricordati di non ignorarlo – in alcuni casi,  si accompagna a condizioni mediche piuttosto serie.

Le 7 Cause più Comuni della Flatulenza

#1: Disbiosi Putrefattiva 

In questo caso i sintomi della disbiosi, e probabilissima conseguente flatulenza, sono scatenati da diete eccessivamente ricche di carni e grassi animali, ma povere di fibre; tale condizione può accompagnarsi a stitichezza o ad emissione di feci poco formate ed oleose, con espulsione di gas intestinali altamente maleodoranti (gli aminoacidi derivati dalle proteine maldigerite subiscono un processo di decarbossilazione che produce amine tossiche e di cattivo odore, il pH delle feci tende ad aumentare come risultato dell’accresciuta produzione di ammoniaca). Tale condizione può aggravarsi se siamo sotto terapia antibiotica.

In questi casi l’assunzione di fermenti lattici, probiotici (lattobacilli e bifidobatteri) o di integratori di fibra, porta solitamente ad un miglioramento.

Assicurati di includere abbastanza fibre nella tua dieta ebm(1)Pubmed: Chronic constipation: Current treatment options.

#2: Eccessivo consumo di Fibre

Attenzione perché anche un spropositato consumo di fibre può sovraccaricare l’intestino. Se mangi troppe fibre, soprattutto se provengono da alimenti introdotti di recente nella tua dieta, potresti stimolare un passaggio troppo veloce oppure troppo lento del cibo lungo tratto digestivo. I crampi addominali, la diarrea, la costipazione e un eccesso di gas intestinale sono gli effetti spiacevoli di questo fenomeno. ebm(4)Pubmed:The Interplay Between Fiber and the Intestinal Microbiome in the Inflammatory Response

#3: Mangiare determinati cibi

Ingerire determinati cibi può portare ad una eccessiva fermentazione batterica: in questi casi la flatulenza è legata all’ingestione di alimenti ricchi di oligosaccaridi che, non riescono ad essere completamente digeriti, arrivano nel colon, dove dove vengono divorati dai batteri buoni.

Questi microrganismi producono prodotti di rifiuto gassosi, composti principalmente da: idrogeno, ossigeno, anidride carbonica, metano, azoto e dai maleodoranti scatolo, zolfo, indolo e acido butirrico

Ciò che mangi e il tipo di batteri presenti nel colon possono determinare la quantità e il tipo di gas prodotto.

Alcuni cibi da tenere sotto controllo sono:

 

#5: Disbiosi Fermentativa da Dolcificanti Artificiali

Alcune tipologie di dolcificianti artificiali come il sorbitolo, lo xilitolo e il mannitolo (quando consumati in quantità eccessive) in molte persone provocano la formazione di un eccesso di gas intestinale e la diarrea. Questi dolcificanti sono spesso utilizzati nelle gomme da masticare e pertanto se vuoi evitare la formazione di gas intestinale ti suggeriamo di tenerti lontano dalla masticazione delle gomme!

#5: Disbiosi Fermentativa da Intolleranze Alimentari

Alcune persone non possiedono gli enzimi digestivi necessari per assimilare un certo alimento. Per esempio una persona che soffre di intolleranza al lattosio è priva dell’enzima deputato alla digestione della lattasi, uno zucchero caratteristico contenuto nei prodotti derivati del latte.  In questo caso, il lattosio, invece di essere digerito e assorbito nell’intestino tenue (come accade per le persone che non hanno questa intolleranza), arriva al colon, dove viene consumato dalle colonie di batteri, che poi rilasciano grandi quantità di gas residuale.

In questo caso, contrariamente alla disbiosi putrefattiva, l’assunzione di fermenti lattici, probiotici (lattobacilli e bifidobatteri) o di integratori di fibra, tende a peggiorare la situazione;
occorre dunque intervenire prima di tutto accertando l’assenza di intolleranze o malattie degli organi digestivi:
– test del respiro per il lattosio
– esami del sangue, genetico e gastroscopia per l’intolleranza al glutine

#7: Ingoiare Aria

Spesso aggraviamo la situazione anche con comportamenti sbagliati, ci riferiamo all’aria che accidentalmente ingogliamo.
Per non ingoiare troppa aria, che poi raggiunge e si accumula nel tratto gastrointestinale, evita di mangiare molto velocemente, masticare gomme, fumare e bere bevande gassose, specialmente attraverso una cannuccia.

 

Flatulenza | Quando Consultare il Medico

Oltre ai disturbi che abbiamo elencato finora, e per i quali consigliamo, prima di consultare un medico, di provare a modificare le abitudini esistono svariate altre condizioni mediche che possono portare alla flatulenza e al meteorismo e per le quali è importante consultare il medico.

La flatulenza può essere il campanello d’allarme di diverse sindromi e disturbi gastrointestinali complessi. Di seguito i problemi più frequenti:

Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS)

L’IBS, dall’inglese “Irritable Bowel Syndrome” è un disturbo della funzione intestinale in cui l’apparato digerente non funziona come dovrebbe. Le persone che soffrono di questo disturbo non riescono ad assorbire correttamente i carboidrati, cosicchè i batteri che coabitano l’intestino finiscono per  “nutrirsi” troppo degli elementi non digeriti.

Questo disturbo comporta molti spiacevoli sintomi a carico dell’intestino come la costipazione, la diarrea, il gonfiore addominale doloroso, i crampi allo stomaco e il meteorismo. Non sono ancora chiare le cause della Sindrome del Colon Irritabile, ma nei paesi industrializzati si stima che ne soffra circa il 20% delle persone di età adulta.

Sindrome da Sovracrescita Batterica nel Tenue (SIBO)

In alcuni pazienti affetti da IBS è stata riscontrata anche la SIBO (dall’inglese “Small Intestinal Bacterial Overgrowth”), una condizione caratterizzata per l’appunto da un’eccessiva colonizzazione batterica del tratto intestinale, che comporta diversi sintomi, alcuni simili a quelli dell’influenza ed altri invece legati ad un eccessivo accumulo di gas intestinale. ebm(5)Pubmed: Small Intestinal Bacterial Overgrowth and Irritable Bowel Syndrome: A Bridge between Functional Organic Dichotomy

Celiachia

Le persone che soffrono di celiachia non possono consumare il glutine, neanche in minime quantità o sotto forma di tracce. Infatti se una persona celiaca dovesse ingerire anche una minima quantità di questa particolare proteina, il suo sistema immunitario reagirebbe indicendo un attacco contro l’intestino tenue, danneggiando cosí la sua funzione di assorbimento dei nutrienti. Il gas intestinale può essere una delle conseguenze, ma è sicuramente quella meno preoccupante, in quanto si rischia di sviluppare diverse condizioni piú gravi come l’anemia o alcune malattie autoimmuni. ebm(6)Pubmed: Frequency of Celiac Disease in Patients with Increased Intestinal Gas (Flatulence)

Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale (IBD)

Da non confodere con l’IBS, le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (IBD – dall’inglese “Inflammatory Bowel Syndrome”), sono una condizione medica alquanto seria. Queste comprendono in particolare due forme: il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. In questa sede non approfondiremo la differenza tra queste due forme, ma sono entrambe delle malattie autoimmuni croniche che coinvolgono l’apparato gastrointestinale ed entrambe possono provocare svariati sintomi problematici che vanno dalla flatulenza al sanguinamento intestinale. ebm(7)Pubmed: Role of faecal gas analysis for the diagnosis of IBD

Leggi anche: Soffri di IBS? Tutti i Modi per Scoprirlo

Altre condizioni mediche

A volte un’eccessiva flatulenza potrebbe essere sintomo di condizioni piuttosto serie come un blocco intestinale, una malattia diverticolare del colon o la malattia di Chron. In ogni caso non ti allarmare, queste condizioni piú gravi di solito sono accompagnate anche da svariati altri sintomi.

Flatulenza | Quali Sono gli Specialisti da Contattare e gli Esami da Eseguire

Se il problema della flatulenza diventa particolarmente frequente o debilitante, in assenza di una causa certa è meglio rivolgersi ad uno specialista. Sottoponiti alla visita medica anche nel caso in cui avverti altri sintomi come gonfiore o dolore addominale, vomito, diarrea, costipazione, improvvisa perdita di peso, sangue nelle feci o bruciore di stomaco.

  • Cerca il gastroenterologo piu vicino a te
  • Chiedi il parere di un nutrizionista
  • Effettua un esame del sangue
  • Prenota un test del respiro
  • Effettua un test genetico

I 10 Rimedi Contro la Flatulenza prima di consultare uno specialista

Esistono alcune strategie e trattamenti utili per migliorare la comparsa di questo fastidioso, e talvolta imbarazzante, problema. Resta comunque importante cercare di risalire alla causa specifica responsabile di un’eccessivo accumulo di gas intestinale.

#1: Evita di trattenere

Alcune ricerche hanno evidenziato come trattenere il gas intestinale possa portare a di bruciori di stomaco, dolori addominali e meteorismo. Per non sentirsi troppo mortificati, la scienza ci viene in aiuto. Esistono in commercio innovazioni sorprendenti come l’intimo realizzato con un particolare tessuto contenente il carbone attivo, in grado di assorbire gli odori sgradevoli. Si tratta del marchio inglese Shreddies, specializzato nell’intimo antiodore!ebm(8)An understanding of excessive intestinal gas

#2: Pratica regolarmente esercizio fisico

In molti casi può ridurre significativamente il problema. Esistono anche delle specifiche posizioni di yoga, molto utili per contrastare il gonfiore addominale e la flatulenza. ebm(9)Pubmed: Physical activity and intestinal gas clearance in patients with bloating.

In questo video di 12 minuti puoi imparare le principali posizioni yoga utili per migliorare la digestione e ridurre la flatulenza:

 #3: Cerca di non ingoiare aria

Alcune strategie utili sono masticare a fondo il cibo mentre si mangia, mangiare lentamente, evitare di masticare le gomme o bere dalle cannucce.

#4: Fai attenzione a ciò che mangi

Si possono seguire alcune strategie di preparazione degli alimenti per limitare la formazione del gas intestinale. Evita di comprare il cibo in scatola perché contiene solitamente una maggiore quantità di carboidrati che provocano la formazione del gas intestinale. Un altro consiglio utile è quello di fare porzioni più piccole ed evitare quelle troppo abbondanti, in questo modo si facilita il processo digestivo e si riduce il rischio di gonfiore addominale.

#5: Riduci il consumo di carboidrati FODMAP

In inglese si utilizza l’acronimo “FODMAP” – “Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi  e Polioli Fermentabili” per indicare tipi particolari di carboidrati (come il fruttosio, il principale zucchero contenuto nelle mele), che sono piú suscettibili a non essere assorbiti correttamente nell’intestino tenue. Una dieta povera di FODMAP, soprattutto per chi è affetto dalla Sindrome del Colon Irritabile, può ridurre la produzione di gas intestinale. È consigliabile consultare un nutrizionista professionale per formulare una dieta alimentare personalizzata, che eviti o riduca il consumo dei FODMAP.

 #6: Elimina alcuni cibi dalla tua dieta

La dieta che mira a ridurre il consumo dei FODMAP prevede una fase di eliminazione, ma progressivamente quei carboidrati vengono nuovamente reintrodotti nel regime dietetico. Nel caso di disturbi alimentari come la celiachia, non è possibile evitare l’eliminazione del glutine dalla propria dieta. Il grano, l’orzo o la segale sono categoricamente proibiti.

#7:  Ricorri ai probiotici

A volte molti problemi dell’apparato digerente potrebbero derivare da una flora batterica sbilanciata. In questo senso è possibile ottenere dei benefici integrando nella propria dieta dei prebiotici, dei probiotici e persino, in alcuni casi, degli antibiotici, per ristabilire un equilibrio batterico salutare.  I prebiotici favoriscono la crescita e la proliferazione dei batteri buoni che si trovano nel colon, mentre i probiotici sono integratori che contengono colonie vive di questi batteri, benefici per la salute digestiva. Alcune ricerche recenti suggeriscono come l’antibiotico rifaximina, possa essere utile nell’alleviare l’accumulo cronico di gas intestinale ebm(10)Rifaximin: A Unique Gastrointestinal-Selective Antibiotic for Enteric Diseases.

#8: Informati sui farmaci da banco

Alcuni rimedi utili si possono trovare anche tra i farmaci da banco. Ad esempio, se sei intollerante al lattosio, puoi provare degli integratori di lattasi per migliorare la digestione degli zuccheri del latte. Il Beano è un prodotto che contiene l’enzima alfa-galattosidasi, il quale aiuta l’assimilazione dei carboidraiti difficili da digerire (come quelli  che si trovano nei fagioli, ad esempio) Lo puoi acquistare qui. Alcuni altri prodotti pubblicizzati come rimedi efficaci non si sono rivelati altrettanto utili per contrastare il problema del gas intestinale, soprattutto i prodotti contenenti il simeticone come il Gas-X.

 #9: Usa le Erbe Aromatiche

#10: Smettila con la dieta paleo o con altri integratori iper-proteici

Riduci drasticamente l’assunzione di proteine, soprattutto quelle animali. L’aerofagia, ad esempio, è quasi sistematica per coloro che integrano la loro dieta con proteine in polvere o amminoacidi in pillole.

Gli ultimi studi scientifici hanno confermato che anche molti atleti assumono proteine in eccesso, analizzando i più accreditati studi scientifici del settore emerge senza dubbio che la quantità ottimale di proteine  è soggettiva e dipende oltre che dal proprio dna anche dal grado di allenamento del soggetto, e da fattori temporanei quali ad esempio livelli di stress e di riposo adeguato.

 

In Conclusione

Ora siete esperti di Flatulenza! 🙂

Il nostro consiglio finale è quello di provare autonomamente a modificare le abitudini alimentari ed ad attuare tutte le strategie pratiche, naturali ed i consigli che vi abbiamo consigliato per ridurne la comparsa.

Ricordate sempre che il disturbo (o sintomo) è in un qualche modo legato all’alimentazione, in quanto è proprio ciò che mangi che può influenzare la complessa interazione che esiste tra gli alimenti, l’apparato digerente e la flora batterica dell’intestino.

L’assunzione di cibo e  bevande e l’integrazione di alimenti o di nutrienti ha un limite ben preciso, ovvero quello dettato dal nostro corpo, quando vediamo che c’è una ribellione in atto, come potremmo considerare la flatulenza, allora occorre “correggere il tiro” o quantomeno provare a capire se c’è qualcosa in particolare che ci causa il disturbo, nel maggior parte dei casi ciò è sufficiente a tenere lontano il medico.